La sezione umbra dell’associazione Ortopedici e traumatologi ospedalieri d’Italia, presieduta da Dino Scaia, vede tra i consiglieri il medico Enrico Giani punto di riferimento dell’ospedale comprensoriale di Branca.
È tra i presenti al diciottesimo congresso regionale che si svolge oggi (sabato 16 novembre) a Orvieto, sul tema “Intelligenza artificiale, telemedicina, realtà aumentata: implicazioni in ortopedia e traumatologia”.
Il congresso, presieduto da Diego Bellini e Gabriele Giustelli, si propone di fornire una panoramica sulle potenzialità e le implicazioni dell’intelligenza artificiale e della telemedicina nel contesto ortopedico, esaminando sia gli aspetti tecnologici che quelli giuridici. L’intelligenza artificiale è già una componente essenziale della società, notevoli sono i progressi che essa sta ottenendo anche in ambito diagnostico-terapeutico, dov’è utilizzata per supportare il percorso decisionale dei clinici. Si stima inoltre che l’applicazione dell’intelligenza artificiale all’ambito sanitario permetterà di ridurre notevolmente le spese negli anni futuri. Anche l’ambito ortopedico sta godendo degli avanzamenti dell’intelligenza artificiale, parte integrante ad esempio della chirurgia robot assistita.
L’intelligenza artificiale sta apportando significativi cambiamenti nel settore sanitario, influenzando vari aspetti della cura dei pazienti e della gestione delle strutture sanitarie. Ecco alcuni dei modi in cui sta trasformando il settore: diagnosi e imaging medico in cui è utilizzata per analizzare immagini mediche, come radiografie e risonanze magnetiche, migliorando la precisione diagnostica; personalizzazione dei trattamenti in cui può analizzare i dati dei pazienti per sviluppare piani di trattamento personalizzati, tenendo conto di multipli fattori; monitoraggio remoto (dispositivi indossabili e app per smartphone consentono il monitoraggio continuo dei parametri vitali, permettendo ai medici di intervenire tempestivamente in caso di anomalie); assistenza virtuale e chatbot (strumenti basati sull’intelligenza artificiale offrono supporto ai pazienti, rispondendo a domande frequenti e migliorando l’esperienza del paziente); ottimizzazione dei processi clinici in cui aiuta a gestire e ottimizzare le operazioni interne delle strutture sanitarie, come la pianificazione delle risorse, la gestione delle scorte e l’analisi delle prestazioni; ricerca e sviluppo in cui accelera la scoperta di nuovi farmaci e trattamenti analizzando enormi dataset; telemedicina (l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle piattaforme di telemedicina migliora la qualità delle consultazioni virtuali, consentendo una diagnosi e un trattamento più efficaci a distanza); salute pubblica e prevenzionein cui può analizzare dati epidemiologici per prevedere focolai di malattie e monitorare l’efficacia delle campagne di vaccinazione, contribuendo a una gestione più efficace delle crisi sanitarie.
I promotori del congresso sottolineano come l’intelligenza artificiale non solo migliora l’efficacia e l’efficienza dei servizi sanitari ma ha anche il potenziale di rendere le cure più accessibili e personalizzate.
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