C’è chi tra i consiglieri rientrerà oggi dal mare per non mancare all’insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Gubbio e soprattutto perché in ballo c’è subito l’elezione del presidente dell’assemblea di palazzo Pretorio tra mugugni e tensioni dopo che la lista civica Liberi e Democratici (LeD) ha fatto l’asso pigliatutto di poltrone e soprattutto di deleghe. Appuntamento alle ore 16 con la convalida degli eletti, il giuramento del sindaco Filippo Mario Stirati e le sue comunicazioni sulla composizione della giunta, l’elenzione del presidente del consiglio e di due vicepresidenti, la nomina della commissione elettorale comunale.
PRESIDENZA ROVENTE. Per la successione di Giuseppe Biancarelli, presidente nello scorso quinquennio, il grande favorito è Stefano Ceccarelli, 56 anni, una lunga esperienza politica in tutto l’arco della sinistra e fresco di elezione stavolta con i LeD dopo aver assunto anche la carica di consigliere provinciale indicato dalla maggioranza nel passato mandato. Il nome alternativo nei LeD è quello di Rita Cecchetti, già vicesindaco e assessore ai servizi sociali, esclusa a sorpresa dalla nuova giunta. Bisognerà vedere cosa farà Scelgo Gubbio che ha contestato il metodo delle nomine e la ripartizione degli incarichi. Qualcuno ha buttato là che spingerebbero per la candidatura alternativa di Alessio Bazzurri poiché i LeD hanno già il sindaco più quattro assessori con le deleghe più pesanti. Ma alla fine potrebbero convergere su Ceccarelli (o la Cecchetti), dopo l’accordo con Stirati sul rimpasto programmato (oltre a incarichi nello staff e magari altrove), mandando però un segnale sul totale dei voti perché se l’elezione fosse a stretta maggioranza non sarebbe un buon segno nell’avvio del mandato politico-amministrativo.
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