L’Amministrazione Comunale di Gubbio ha annunciato un nuovo lutto cittadino per le giornate di domani, giovedì 13 maggio, e venerdì 14 maggio, dopo la prima analoga iniziativa dello scorso fine settimana. E’ rivolto alle attività commerciali nel momento dei funerali di Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti con le vetrine listate a lutto. La Confcommercio ha fatto sapere di “raccogliere in pieno l’invito del Comune”.
C’è grande trepidazione per le condizioni di salute di Alessio, il diciassettenne intubato in coma farmacologico al centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena. I sanitari stanno tentando di salvare la gamba destra per la presenza di una grave infezione in corso, ma sembrano esserci poche speranze come informa il legale della famiglia, Francesca Pieri. Ci sono ustioni di terzo e quarto grado sul 70 per cento del corpo. La famiglia si trova a Cesena e il Comune la sta aiutando perché i genitori non lavorano. Accanto ad Alessio, figlio unico che l’8 giugno compirà 18 anni, ci sono il padre camionista Biagio, la mamma casalinga Patrizia e due zii. Il polo tecnico “Cassata-Gattapone”, con l’indirizzo Professionale frequentato da Samuel fino all’anno scorso e da Alessio che fa il quarto, ha promosso una raccolta fondi per la famiglia del ragazzo deceduto impegnandosi ora anche per aiutare i familiari del giovane ricoverato a Cesena.
In particolare invita associati e titolari di attività ad abbassare le saracinesche e ad esporre un nastro a lutto in concomitanza con le esequie.
Un minuto di silenzio è stato osservato questa mattina a mezzogiorno anche dall’Ufficio di presidenza di Anci Umbria, accogliendo l’appello dei sindacati. “Proprio nel giorno in cui tutta l’Umbria lancia l’ennesimo sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e si stringe attorno ai familiari delle vittime sul lavoro – scrive il presidente Michele Toniaccini, sindaco di Deruta – arriva la notizia di un nuovo e grave incidente, a Terni. La vicinanza ai familiari, è tutta la regione a essere colpita, sia per la tragedia di Gubbio e sia ogni volta che si verifica un incidente. E’ necessario riportare il lavoro al centro della nostra società, ma che sia lavoro sicuro e dignitoso. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può rappresentare un valido supporto al cambiamento che tutti auspichiamo, anche in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, come pure il confronto tra diversi soggetti, dalla Prefettura agli altri livelli istituzionali”.
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