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Nuovo distributore sulla Variante: maggioranza spaccata in Consiglio Comunale. Pressing su Stirati per fermare l’operazione

Un'immagine dell'area dov'è prevista la nuova stazione di servizio lungo la Variante della strada statale Pian d'Assino verso ovest

Il progetto della nuova stazione di servizio sulla Variante della strada statale Pian d’Assino a ovest, davanti l’Ip già Tamoil, continua a far discutere e sta spaccando la maggioranza che registra fibrillazioni in tutte le direzioni tra il rimpasto di Giunta ancora aperto e altre questioni in sospeso.

Scelgo Gubbio, Socialisti Civici Popolari e il Gruppo Misto con Alessandro Brunetti, Riccardo Biancarelli e Rita Cecchetti (Giovanni Manca e Giorgia Vergari hanno cambiato idea nel nuovo patto con i LeD che riguarda soprattutto gli assessorati) ieri in Consiglio Comunale sono tornati a pressare il sindaco Filippo Mario Stirati perché si adoperi per fermare in qualche modo l’operazione, secondo gli strumenti consentiti dalle normative.

Gli otto consiglieri comunali firmatari del documento che ribadisce il no all’operazione hanno aperto una forte discussione interna alla coalizione con risvolti tutti da decifrare.

Stirati è stato invitato a esercitare una moral suasion nei confronti di Catria Energy Srl perché dirotti l’operazione nella zona a est della strada statale Pian d’Assino che è completamente sprovvista di stazioni di servizio fino ad arrivare alle porte di Perugia.

Nel mirino è finito il vicesindaco Alessia Tasso, che ha presieduto la Commissione Edilizia che ha approvato il progetto con il voto contrario di due commissari tecnici. Sulla Tasso si sono concentrate fortissime critiche. Più in generale nel dibattito politico vengono messi sotto accusa i LeD che peraltro sono stati esclusi dalla firma dei due documenti che prendono le distanze dall’operazione.

Catria Energy Srl ha scelto spazi pubblicitari a pagamento su un freepress locale per spiegare le proprie ragioni, ribattendo alle posizioni fortemente critiche della politica (sono apertamente contro Scelgo Gubbio, Socialisti Civici Popolari, una parte del Gruppo Misto, Lega e l’ex sindaco Orfeo Goracci, mentre non si sono pronunciati Movimento 5 Stelle, Pd e la lista di Filippo Farneti), Confcommercio e dei 54 residenti della zona di via del Bottagnone che hanno invitato il sindaco Stirati a bloccare tutto.

Il gruppo imprenditoriale marchigiano, che gestisce cinque stazioni di servizio nella provincia di Pesaro e Urbino, ha presentato un progetto con pompe erogatrici di benzina, gasolio, metano e metano liquido (ce ne sono ottanta in Italia), compresi il bar con all’interno articoli per automobilisti e colonnine elettriche di ultima generazione. Secondo Catria Energy Srl sarà un valore aggiunto. L’iter è partito oltre due anni fa con incontri preliminari nelle sedi istituzionali che hanno coinvolto Comune, Regione, Vigili del fuoco, Umbra Acque, Enel, Anas e Terna. La società marchigiana rivendica il fatto che dietro la stazione di servizio che dovrà nascere non c’è la città, che rispetto alla variante sta a circa un chilometro e mezzo verso Branca, e sarà delimitata con una recinzione, siepi e ulivi per non impattare sulle abitazioni limitrofe, dichiarandoi in linea con quanto previsto dal Piano Regolatore Generale del 2007 e successiva Variante adottata dalla Giunta Guerrini nel 2012 e dal Decreto Bersani del 2008.