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Nuovo distributore, lascia molti dubbi il parere legale di Rampini. Evidenziate contraddizioni nelle norme del Piano regolatore

Una immagine di Catria Energy Srl sul nuovo distributore lungo il tratto cittadino a ovest della strada statale Pian d'Assino

E’ racchiuso in sei pagine il parere pro veritate dell’avvocato Mario Rampini, del Foro di Perugia, sulla nuova stazione di servizio lungo il tratto cittadino a ovest della variante della strada statale Pian d’Assino.

Le osservazioni del legale lasciano molti dubbi, che potrebbero dare ancora un seguito alla vicenda non escludendo esposti e ricorsi, mentre la maggioranza sarà chiamata alla prova dell’aula sull’ordine del giorno dell’ex sindaco Orfeo Goracci ricordando come otto consiglieri della coalizione di Stirati (inizialmente dieci, poi Giovanni Manca e Giorgia Vergari del Gruppo Misto hanno tenuto una posizione ondivaga) in un documento abbiano preso le distanze dall’operazione urbanistica e produttiva fortemente caldeggiata dai LeD.

Rampini esplicita come “la vigente disciplina di piano regolatore, per quanto concerne la localizzazione degli impianti di distribuzione di carburanti per autotrazione, appare di difficile lettura anche per effetto della sovrapposizione temporale di norme in carenza di coordinamento”. Il Piano Regolatore Generale del Comune di Gubbio esplicita l’impossibilità di realizzare qualsivoglia struttura impattante la visuale paesaggistica della città lungo la variante cittadina, mentre una successiva variante adottata ai tempi di Guerrini sindaco introduce la possibilità se l’area su cui si intende costruire viene ritenuta compromessa o parzialmente compromessa.

Nel parere chiesto dal Comune, l’avvocato Rampini chiama in causa la Commissione comunale per la qualità architettonica e il paesaggio (presieduta dal sindaco Filippo Mario Stirati che ha delegato il vicesindaco Alessia Tasso) che a maggioranza ha dato il via libera al progetto di Catria Energy Srl, recependo la considerazione dei commissari che quella zona è già parzialmente compromessa.

Il parere di Rampini tuttavia non entra nello specifico dell’operazione nei suoi risvolti ambientali, limitandosi a raccogliere l’iter della commissione e il dispositivo finale adottato a maggioranza dando priorità alla variante al Prg più che alla norma specifica a tutela prevista dallo stesso Prg.