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Notari: «Il segreto è avere 22 titolari. Ci aspettano 4 gare toste, ora pensiamo a Pesaro. Mbakogu può e deve crescere»

Il presidente del Gubbio, Sauro Notari (foto As Gubbio 1910)

Ventinove punti dopo quindici giornate, contro i diciannove dello stesso periodo nella stagione scorsa. Il Gubbio se la gode con il secondo posto in classifica accanto alla Virtus Entella e a un punto dalla capolista Reggiana.

Presidente Notari, cos’è cambiato?

«Abbiamo dei ragazzi speciali, anche gli under. Chi entra fa la propria parte. Arena sta facendo la differenza in una rosa ben strutturata. Il pericolo più grosso è se sbagli le alternative al gruppo di base. Quest’anno abbiamo 22 giocatori quasi tutti titolari e sicuramente tutti utili alla causa. Non c’è dispersione economica se si utilizzano le alternative, non a caso hanno segnato 10 giocatori diversi. Vengono utilizzati tutti e nessuno va nel dimenticatoio, non giocano sempre gli stessi».

Quanto conta la vittoria con il San Donato Tavarnelle?

«Vale doppio, le squadre che lottano per salvarsi danno l’anima e si chiudono. Avevano cambiato l’allenatore e pareggiato con l’Entella. Anche Braglia aveva anticipato le difficoltà che avremmo incontrato. Il fatto che entrato Mbakogu abbia risolto la partita, conferma quanto il mister conosca il suo mestiere. Nel mio ciclo mai siamo stati così in alto».

Si sta alzando il ritmo in testa al girone B?

«Nell’ultima giornata qualcosa è successo, ci sono le grandi favorite e noi. Per ora è così, ma bisogna aspettare. Se teniamo botta nelle prossime 4-5 partite poi valuteremo. Ora importante non perdere a Pesaro».

Che effetto le fa vedere il Gubbio tra Reggiana, Entella e Cesena molto più costose e costruite dichiaratamente per vincere?

«Sono dell’idea che la costruzione di un percorso è data da tanti fattori che se si uniscono tra loro portano i risultati. Non contano solamente i nomi e i soldi, decidono tanti fattori, compresi la fortuna e gli arbitraggi. Noi non ci scostiamo tanto dagli investimenti dell’anno scorso, a cominciare dallo staff tecnico. Abbiamo speso qualcosa in più sui giocatori, ma non tanto di più».

La Vis Pesaro domani (martedì 29 novembre, ore 21) al “Benelli” e il Siena sabato 3 dicembre (ore 14.30) al “Barbetti” sono altre due partite chiave?

«Di più, saranno importantissime. Poi andremo a Sassari che ha fermato l’Ancona e quindi arriverà il Pontedera che sta facendo benissimo. Ci aspettano 4 gare davvero toste per chiudere il girone di andata».

Mbakogu si è definitivamente sbloccato?

«Non è ancora al top. Lo ritengo uno degli acquisti più importanti, ma lui deve liberarsi mentalmente. Ha un passato recente tormentato, se avverte un dolorino si ferma subito e si allena a parte. Ha un fattore psicologico che secondo me lo frena. Ha un margine di crescita del 30-35 per cento».

Al mercato ci pensa?

«Adesso pensiamo a chiudere bene il girone di andata e alla cena di Natale che organizzeremo. Vediamo dove siamo e come muoverci, condividendo ogni strategia con il direttore Mignemi e il mister».