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Notari: “Bravo il mister, brava la squadra”. Filippini e Gomez sbancano Fano

Il tecnico Vincenzo Torrente

FANO (4-3-1-2): Viscovo 5.5; Tofanari 6, Di Sabatino 5.5, Gatti 5.5, Boccioletti 5 (15′ st Ricciardi 6); Parlati 5.5 (32′ st Marino 6), Amadio 5.5, Paolini 6 (32′ st Rolfini 6); Said 6 (15′ st Kanis 6); Barbuti 5, Baldini 6.5. A disp.: Fasolino, Diop, Giorgini, Tassi, Sapone, Palombo, Sarli, Cargnelutti. All.: Alessandrini 6.

GUBBIO (3-5-2): Ravaglia 6; Maini 6.5, Coda 6.5, Bacchetti 6; Cinaglia 7 (19′ st Munoz 6), Lakti 6, Megelaitis 6, Malaccari 6.5 (37′ st Benedetti 6), Filippini 6.5 (42′ st Konate ng); Tavernelli 7 (42′ st Meli ng), Gomez 6.5 (37′ st Dubickas 6). A disp.: Zanellati, Ricci, Sbaffo. All.: Torrente 6,5.

ARBITRO: Zamagni di Cesena 6.

MARCATORI: 44′ pt Filippini, 7′ st Gomez

NOTE: spettatori un migliaio con un centinaio di tifosi del Gubbio, Ammoniti: Coda, Barbuti, Lakti, Gomez, Gatti, Munoz. Angoli: 5-3 per il Fano. Recupero: 0′ pt, 4′ st.

FANO – “Bravo il mister, brava la squadra”: il presidente Sauro Notari ha salutato così la vittoria del Gubbio a Fano con Filippini e Gomez giustiziari come giovedì scorso contro la Triestina. Il difensore tira fuori un’altra punizione (fallo di Baldini su Cinaglia) e la traiettoria fulmina Viscovo, poi Juanito non si fa pregare nel cuore dell’area in mischia sulla punizione di Megelaitis dalla sinistra. Il sostanziale replay di quanto visto al Barbetti si materializza nella trasferta considerata il vero spartiacque in quest’avvio del girone di ritorno, con la prospettiva adesso di poter compiere un grosso balzo in classifica per uscire dalla zona playout. I rossoblù dovranno difendere con le unghie e i denti, mercoledì a Verona contro la Virtusvecomp, il gol di Gomez segnato nella partita interrotta al 78′ per l’infortunio dell’arbitro. Fano è un campo che porta bene al Gubbio in certi momenti cruciali, specialmente a Vincenzo Torrente che risponde sul campo alle tensioni interne sapendo di poter contare sulla reazione della squadra e il pieno sostegno della tifoseria.

L’aria resta tesa, tanto che il tecnico di Cetara, già in silenzio alla vigilia, ha deciso con il direttore sportivo Stefano Giammarioli di non rilasciare dichiarazione (così come i giocatori) preferendo pensare allo spezzone di partita da affrontare mercoledì. Oggi Giammarioli avrà un confronto con il presidente Sauro Notari per concordare gli interventi sul mercato, con l’obiettivo primario di prendere un centravanti di peso e le valutazioni su altri possibili innesti. La squadra è uscita rinfrancata e rilanciata dal ritorno dopo la sosta natalizia. Si è visto pure a Fano dove l’avvio di partita è stato nel segno di Tavernelli che, saltato Boccioletti sulla destra, si è accentrato facendo partire un sinistro dal limite angolato sventato da Viscovo in tuffo. Scampato un pericolo portato da Paolini grazie allo scudo di Maini (10′), c’è stato un altro spunto di Tavernelli che ha rubato palla ad Amadio cercando la porta da trenta metri col portiere fuori dai pali (palla fuori d’un niente). Partita aperta e combattuta, con rapidi capovolgimenti di fronte e Tavernelli sempre ispirato tanto da piazzare assist, come al 18′ per Malaccari (salva Viscovo) e al 32′ per Cinaglia (palla alta). Anche il Fano sa rendersi pericoloso: fa tremare la traversa Baldini con un siluro da lontano su punizione (35′). Prima del riposo e al rientro in campo, cambia la storia della partita. L’ex Alessandrini prova a riaprirla, ma i marchigiani si espongono al contropiede creando altri pericoli, poi si fa trovare pronto Ravaglia in uscita su Rolfini (33′) e al 43′ un tiro cross di Ricciardi vede il panico poiché la palla tocca terra sorprendendo Ravaglia con una traiettoria che colpisce la traversa.