Sauro Notari a ruota libera. Il direttore sportivo Davide Mignemi ha rinnovato il contratto fino al 2023, così come il nuovo tecnico Piero Braglia firmerà nei prossimi giorni quando tornerà a Gubbio, mentre il ritiro sarà in sede con raduno a metà luglio per le visite mediche e i primi test. Tutto il resto dello staff è sistemato, tra le conferme e i nuovi arrivi del vice Domenico De Simone e del preparatore atletico Vito Barberio portati da Braglia.
Il dopo-Torrente è partito come si aspettava?
“Tutto è filato liscio, abbiamo lavorato per questo. Braglia sarà qui per giovedì, massimo venerdì mattina. C’è stato un suo mordi e fuggi per incontrarmi e definire l’intesa”.
Braglia come l’ha conquistata?
“Già dal primo incontro tra Gubbio e Montecatini mi ha colpito. L’ho trovato una persona solare, un vero attaccante che sa il fatto suo. Ha le idee chiare, sa ciò che vuole e come dovrà essere la squadra del futuro. Vediamo chi riusciremo a portare a casa, lui ha tutto sotto controllo. Insieme a Mignemi forma una coppia che mi ha convinto, poi aspetto il campo”.
Visto che Braglia ha ottenuto sei promozioni in carriera, ora pensate alla settima?
“Magari, lo spero. Poi decide il campo e staremo a vedere. Abbiamo cercato di mettere le persone giuste al posto giusto, il resto va ottenuto strada facendo”.
Come vi state muovendo sul mercato?
“Lui vuole una rosa di ventidue giocatori. Una parte c’è, mentre un’altra va costruita. Pensiamo a undici innesti, due-tre invece pensiamo che siano in uscita non rientrando nei piani. In ritiro porteremo anche qualche ragazzo della Primavera per partire in venticinque-ventisei».
C’è una lista?
“Ci sono le prime scelte indicate dal mister in una lista dove ha messo nell’ordine quelli che ritiene più forti e adatti. Mignemi sta lavorando sul portiere Seculin, un centrale difensivo, un centrocampista e una punta. Nei prossimi giorni avremo degli incontri importanti. Braglia per il portiere vuole partite da Seculin che ha avuto alla Juve Stabia, il ragazzo è disponibile: ha qualche richiesta in Serie B, ma sarebbe contento di poter ritrovare il mister”.
Il capitano Malaccari resterà?
“Abbiamo affrontato l’argomento ma resta in sospeso. Bisogna vedere come prende corpo l’organico”.
L’utilizzo degli under per i contributi federali è confermato?
“Abbiamo già dei giovani e ce ne saranno altri tra gli undici che prenderemo. Lui non guarda la carta d’identità, se un giovane merita gioca al di là di tutto”.
Arena è incedibile se non arriva una proposta irrinunciabile?
“In questo momento ci offrono soldi e giocatori, ma non ci siamo. Se arriva una cifra grossa se ne parla, sennò Braglia l’ha visto e lo considera un punto di riferimento per l’attacco”.
In cosa dovrà essere diversa questa squadra dal passato?
“La penso come il tecnico che vuole gente strutturata e cattiva in campo, con voglia e mordente. Vuole tutti leoni”.
Com’è finita con Torrente?
“Mi è dispiaciuto che non abbia accettato alcun dialogo, né il confronto con Mignemi. Se ce l’ho con qualcuno, io voglio confrontarmi. Lui invece non ha voluto. Dopo il nostro primo incontro avevo capito che volesse, poi ha rifiutato di vederci in tre. In settimana gli manderò la lettera con il sollevamento dall’incarico e resta un tesserato. Se poi mi chiama per dirmi che ha una squadra, allora ci vedremo e ne parleremo”.
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