Notari aspetta segnali da Torrente: in settimana vuole risolvere le questioni che rimangono ancora aperte dell’allenatore (sotto contratto fino al 2023 ma che per restare ha messo dei paletti sull’organigramma) e del direttore sportivo, avendo intenzione di confermare Mignemi e al contempo trattenere il tecnico di Cetara che vorrebbe dei cambiamenti nell’organigramma societario. Oggi ripartiranno le manovre: ieri è stata inevitabile la tregua per la festa dei Ceri Mezzani, vissuta anche da Torrente e Mignemi che si sono goduti con le rispettive famiglie un’altra pagina di storia e tradizione della città.
Sullo sfondo permangono i destini incerti di entrambi che potrebbero non essere più condivisi.
Nell’entourage rossoblù pensano che il mister tornato a metà ottobre 2019 possa avere un’altra squadra e dunque potrebbe cercare il modo per liberarsi (con la buonuscita economica?) per poi intraprendere la nuova avventura.
Ci sono tre possibili scenari per Torrente: la conferma, verificando se il presidente sarà disposto a cambiare su sua indicazione il direttore sportivo e forse anche qualche altra figura interna; la rescissione contrattuale concordata; l’esonero.
Notari confida che la posizione del tecnico si ammorbidisca, magari prospettando particolarità modalità operative alla Ferguson sul mercato fino alla possibilità di prolungargli il contratto al 2024.
Per ora Torrente è irremovibile tanto da restare in posizione d’attesa, aspettando che a fare la prossima mossa sia il presidente intenzionato a tenere separato il ruolo dell’allenatore rispetto all’organigramma deciso in autonomia dalla società.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.