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Notari al Messaggero: «Gubbio da 8. Un rinforzo per reparto e pensiamo a cedere chi gioca meno. Campi, accordo con Umbertide e ho un progetto».

Il presidente del Gubbio, Sauro Notari (foto As Gubbio 1910)

Sauro Notari ha parlato al Messaggero edizione umbra di oggi, lunedì 19 dicembre. Ha affrontato tutti i temi.

Presidente, dà il suo voto al girone di andata rossoblù?

«Direi 8. Bravi tutti per il comportamento splendido non solo da chi parte titolare. Senza il contributo della panchina saremmo andati in difficoltà. Braglia legge bene le partite, sa correggere in corsa sapendo che in campo c’è pure l’avversario. Resto comunque con i piedi per terra e dobbiamo farlo tutti».

Si aspettava una squadra col record di 39 punti?
«Hanno premiato le scelte iniziali. Ho creduto molto nel direttore sportivo Mignemi, tutti conosciamo la vicenda Torrente. Ho preso delle decisioni, ho voluto tenere un giovane che ha voglia di fare con la competenza di base. I fatti mi stanno dando ragione, c’ho messo la faccia».

La cosa più bella?
«La scoperta dei ragazzi, specie gli under. Abbiamo 22 giocatori, all’inizio eravamo tutti d’accordo per questo numero e la squadra ha risposto. Proprio questo è l’aspetto migliore, pur consapevoli che a gennaio comincerà un altro campionato e i punti peseranno di più. Sarà una battaglia, già venerdì a Montevarchi nella prima di ritorno».

L’avversario che ha impressionato di più?
«A Cesena siamo andati subito sotto e hanno preso il sopravvento, invece con la Reggiana potevamo dire la nostra dopo averla riaperta. Ogni gara ha la sua storia. Le più forti stanno nella parte alta della classifica. Noi ci siamo e ci proveremo».

Fanno la differenza le sostituzioni?
«Sono un valore. Braglia mi somiglia per il carattere sanguigno e schietto. Dopo la partita è venuto in presidenza e in mezz’ora mi ha detto quel che pensa. Se deve chiedere qualcosa, viene da me. Me lo vedo comparire anche in azienda senza preavviso, è diretto e mi piace. Non parla dietro le spalle».

Braglia ha detto che per il mercato tocca al presidente: cosa farà?
«Al fischio finale col Pontedera gli ho chiesto che ruolo facesse in campo. Mi ha risposto: il regista. Ho replicato che, dunque, passa la palla. Abbiamo fatto un primo passaggio sul mercato, lui non ha avanzato richieste specifiche. Ci sono due-tre ragazzi meno utilizzati, vedremo se vorranno andare a trovare più spazio e chi inserire al loro posto. Non c’è nulla di concreto, pensiamo a un terzino sinistro, un centrocampista e una punta».

Reggiana e Cesena sanno che c’è anche il Gubbio per la Serie B?
«Anche se da loro abbiamo preso le randellate, come dice il mister, chissà rigiocando cosa succederà. Sanno che noi possiamo essere pericolosi».

Vicenda campi di allenamento: ci sono soluzioni?
«Ne abbiamo parlato, ho spiegato a Braglia che l’unica soluzione è fare un accordo con Umbertide, sull’impianto in erba artificiale ben gestito, per i mesi di gennaio e febbraio che sono i più complicati. A Gubbio non ci sono possibilità, le scuole calcio con il maltempo hanno le loro esigenze. Abbiamo un progetto, stiamo valutando e confido nella collaborazione del Comune».