Movida selvaggia, nuove polemiche. Stavolta non riguarda il centro storico, ma l’immediata periferia. Si è aperto un front in via del Bottagnone nell’area attigua all’istituto scolastico superiore “Cassata-Gattapone” e davanti allo stadio “Barbetti”. Il Messaggero, nell’edizione di venerdì 29 luglio, rivela un esposto inoltrato al Comune, alla Provincia di Perugia e alla scuola con le firme da parte di nove residenti della zona, tra i quali il titolare di un bed and breakfast.
Le contestazioni investono un chiosco-bar, pensato e autorizzato in quanto strettamente collegato all’attività ricreativa e sportiva della scuola, stando a quanto previsto dalle norme del Piano regolatore generale. I gestori del chiosco, concessionari della Provincia, l’utilizzano di fatto come bar pubblico full time con tanto di iniziative a livello di giochi e intrattenimento musicale, talvolta a tutto volume fino a tarda notte, utilizzando anche il prato retrostante.
Questo evidenzia con toni allarmati e polemici l’esposto che chiama direttamente in causa gli uffici della polizia locale per i mancati interventi da parte del settore controllo sugli esercizi pubblici. I vigili urbani vengono accusati di non fare i controlli al fine di garantire la quiete pubblica sancita dalle direttive statali, e viene quindi chiesto a gran voce all’Amministrazione Comunale di verificare la situazione rispetto alle norme urbanistiche per adottare i conseguenti necessari provvedimenti.
Ripetute segnalazioni e proteste sono fin qui cadute nel vuoto, con le sollecitazioni rivelatesi del tutto infruttuose che hanno indotto i residenti a inoltrare l’esposto e a prospettare se non dovesse bastare anche iniziative legali a tutela, nel timore che nelle prossime settimane possa andare pure peggio.
In queste ore ci sono pressioni sul sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Giovanna Uccellani, il dirigente comunale Francesco Pes del settore ambiente e territorio, il responsabile della polizia locale Elisa Floridi, rivolgendosi contestualmente anche al presidente della Provincia Stefania Proietti e al dirigente del servizio di edilizia scolastica dello stesso ente, Giampiero Bondi, oltre che a David Nadery, preside del polo tecnico “Cassata-Gattapone”.
Il dirigente comunale Pes ha fatto sapere a uno dei firmatari che intende attivare l’Arpa per verificare l’inquinamento acustico: ma non è questo il problema, visto che l’esposto è mirato denunciando comportamenti illegittimi in violazione delle norme del Prg, secondo cui quell’area verde è destinata solamente per strutture oppure servizi complementari alla scuole.
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