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Michele Iannucci, dall’esperienza con il Gubbio agli Europei con la Romania

Michele Iannucci

C’è una bandiera italiana che sventola accanto a quella della Romania. Le due bandiere sono l’orgoglio di casa Iannucci a Petrignano d’Assisi, che ha dato alla Nazionale del commissario tecnico Edward Iordanescu il primo collaboratore dello staff nella sua storia. Il trentenne Michele Iannucci era in panchina nella gara d’esordio del gruppo E agli Europei, vinta 3-0 lunedì scorso contro l’Ucraina all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, grazie ai gol di Nicolae Stanciu nel primo tempo, Razvan Marin del Cagliari (l’ultima stagione a Empoli) e Denis Draguș nella ripresa.

Il giovane gode della stima di Iordanescu, con le funzioni di match analyst, attività di campo e osservatore. C’è anche la sua impronta in questa Nazionale che è tornata a una fase finale continentale dopo 8 anni e ha colto la sua prima vittoria nelle ultime 24 gare disputate in un Mondiale o un Europeo. Sui social si sono scatenati in tanti per complimentarsi, specie a Petrignano dove vivono i genitori, con il papà Massimo carabiniere in pensione. La Romania comanda il girone dopo questo 3-0 e il sorprendente 1-0 della Slovacchia di Calzona sul Belgio. La seconda giornata sarà rivelatrice: venerdì 21 giugno Slovacchia-Ucraina a Dusseldorf (ore 15) e sabato Belgio-Romania a Colonia (ore 21), con l’ultimo turno il 26 giugno alle 18 (Slovacchia-Romania a Francoforte e Ucraina-Belgio a Stoccarda).

Iannucci, alle spalle due lauree, un master in management dello sport, l’abilitazione come mental coach e il patentino Uefa B con esperienze tra Udinese, Perugia e Gubbio dove fece anche da vice a Vincenzo Torrente oltre a collaborare nel settore giovanile, parla inglese e comincia a cavarsela con la lingua romena. Ci sono 6 convocati che militano nel campionato italiano e che lui ha seguito durante la stagione: il difensore Ionut Nedelcearu del Palermo, i centrocampisti Marius Marin del Pisa oltre a Razvan Marin, Dennis Man e Valentin Mihaila del Parma, l’attaccante George Puscas del Bari, più con un passato in Italia il difensore Radu Dragusin (Juve, Sampdoria, Salernitana e Genoa, ora al Tottenham), il centrocampista Yanis Hagi (ex Fiorentina, ora all’Alavés in prestito dai Glasgow Rangers) e la punta Denis Alibec (ex Inter e Bologna).

Iordanescu va sul sicuro con il giovane Iannucci dalla stagione 2020-2021 quando al Cluj è arrivata prima la vittoria della Supercoppa di Romania e poi lo scudetto, con un riconoscimento e il tributo a Michele proprio ad Assisi al Gran Galà del Calcio Umbro. Si è aperto un ciclo vincente e un rapporto splendido, che in Nazionale è continuato quando a novembre 2023 ha chiuso il girone di qualificazione a Euro 2024 da dominatore senza sconfitte, +5 punti sulla Svizzera seconda, miglior difesa (secondo posto assoluto per clean sheet: 6 volte come la Francia). Sognare non costa.