Se il rimpasto del primo dicembre aveva avuto come effetto immediato le dimissioni di Giordano Mancini (Scelgo Gubbio) da assessore al Bilancio, il rimpasto bis di queste ore, a distanza di 48 giorni dal precedente, ha provocato altri due scossoni nella maggioranza sempre più nel caos al di là dei segnali tranquillizzanti mandati all’esterno dal sindaco Filippo Mario Stirati.
Tonino Fagiani si è ufficialmente dimesso da consigliere comunale. I LeD (Liberi e Democratici) perdono un altro pezzo. Fagiani ha comunicato ai gruppi la sua decisione e si è sfogato sui social: “Nel 2019 con entusiasmo – ha scritto il dirigente d’azienda – ho aderito al progetto politico per la guida della città, candidandomi a consigliere comunale. In questo anno e mezzo, pur con le difficoltà di un momento così particolare, sono stati conseguiti risultati positivi. Nell’ultimo periodo però sono venuti a mancare una conduzione politica condivisa e soprattutto un clima di fiducia reciproca, rendendosi per me impossibile continuare nell’esperienza di consigliere. Non è di mio interesse, e credo neppure per la città, sopravvivere tra personalismi, trasformismi e veti incrociati, che rischiano di paralizzare la vita amministrativa della città. Da ultimo non ho condiviso per nulla le logiche e le scelte che hanno portato alla rimodulazione della Giunta. Restano immutate la stima e la fiducia nel gruppo consiliare dei LeD”.
Il suo posto nell’assemblea di palazzo Pretorio verrà preso da Matteo Ragni Calzuola, che ha ottenuto 94 preferenze e scatta come posizione della lista del LeD dopo Mirko Pompei (96 preferenze), che subentrerà sempre con i LeD dopo la nomina ad assessore di Rita Cecchetti del neocostituito gruppo consiliare dei Democratici per Gubbio.
Ora la coalizione di maggioranza è composta da cinque gruppi e non da tre come nel 2019 quando si è presentata agli elettori eugubini. Ai LeD, Scelgo Gubbio e Socialisti Civici Popolari si sono infatti aggiunti da gennaio il Gruppo Misto, inizialmente formato da Giovanni Manca e Giorgia Vergari usciti dai LeD e da luglio raggiunti da Riccardo Biancarelli, Alessandro Brunetti e Rita Cecchetti che hanno pure loro lasciato i LeD per poi costituire giovedì scorso il gruppo Democratici per Gubbio.
Si è aperto poi un altro grosso problema per Stirati, visto che Manca e Vergari del Gruppo non hanno firmato l’ultimo documento politico con il rimpasto, decidendo di tenersi le mani libere: daranno l’appoggio esterno alla Giunta Stirati valutando provvedimento per provvedimento.
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