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L’omaggio a Marcello Cecilioni nel giorno della presentazione del 56esimo Trofeo “Luigi Fagioli”

L'omaggio del CECA alla famiglia Cecilioni nel ricordo del direttore di corsa Marcello

C’erano tutti nella Sala Trecentesca del Comune di Gubbio nel giorno in cui la 56esima edizione del Trofeo “Luigi Fagioli” ha aperto i battenti. Compreso chi, come Marcello Cecilioni, di questa manifestazione è parte integrante da sempre. “Non sentire la sua voce, i suoi rimproveri bonari, quel suo “ma non me rompite…” è qualcosa alla quale nessuno di noi era preparato. Ma la sua presenza la sentiamo forte, ed è davvero come se fosse qui accanto ad ognuno di noi”, ammette non senza un filo di emozione Luca Uccellani. Il Presidente di un CECA che quest’anno è orfano di chi per decenni ne è stato una guida, specie quando c’era da parlare della corsa in salita eugubina. “Marcello amava questo mondo, questo sport, soprattutto la città”, ha commentato il figlio Ubaldo Cecilioni nel ringraziare i presenti, dopo un omaggio in ceramica da parte del comitato organizzatore. “Riusciva a fondere queste cose insieme proprio in occasione del Trofeo “Luigi FagiolI” e di sicuro starà apprezzando tutti gli sforzi fatti anche quest’anno per allestire il percorso e rendere possibile la corsa, tenuto conto che la pandemia ha presentato un conto al solito molto importante”.

PUNTANDO ALL’EUROPEO. Il 56esimo Trofeo “Luigi Fagioli” riparte proprio da qui, dalla certezza che il CECA ha compiuto un altro piccolo miracolo. “Avere più di 200 iscritti – riprende Uccellani – non è una cosa da poco. Tra l’altro avremo anche gli ispettori FIA che verranno a visionarci durante la tre giorni di gare, perché l’Europeo per Gubbio deve diventare un obiettivo, non un’ossessione, ma nemmeno solo un sogno. Tutte le forze in campo hanno fatto un lavoro straordinario: dall’amministrazione comunale alla Provincia, dai tanti volontari che passando lungo i tornanti si fermano a dare una mano ad ACI Sport che non ci fa mancare niente. E poi i piloti, la loro grande passione, la loro voglia di voler vivere questi momenti. È stato un altro anno difficile, ma da domani avremo il meglio del mondo delle corse in salita italiano ed europeo in città e dovremo dimostrarci una volta di più all’altezza del compito che ci è stato assegnato”.

ISTITUZIONI AL FIANCO DEL CECA. Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, l’assessore allo sport, Gabriele Damiani, il consigliere provinciale con delega allo sport, Erika Borghesi, e il delegato umbro di ACI Sport Ruggero Campi, accompagnato da Federico Giulivi. Tutti hanno ribadito gli sforzi fatti nell’ottica di voler rendere questa manifestazione sempre più rilevante agli occhi degli appassionati e non solo, tale da garantire elevati standard di qualità e sicurezza e decisa a proporsi come tappa del campionato europeo. “Tutti hanno fatto la loro parte, e di questo il CECA rende onore al merito”, ha concluso Uccellani. Il resto della mattinata è stato un giusto e commosso tributo a Marcello Cecilioni: i familiari, dalla moglie Wanda ai figli Ubaldo, Sara e Alessandro con le rispettive famiglie al gran completo, hanno ricevuto proprio dalle mani dei collaboratori del CECA un omaggio sentito come segno di vicinanza e apprezzamento per tutto quanto Marcello ha saputo fare in queste decenni. L’ha ricordato tra gli altri anche Christian Merli, campione in carica lungo il Bottaccione (ha vinto il FIA Hill Climb Masters 2018 e le edizioni 2019 e 2020), che ha ringraziato gli organizzatori e raccontato cosa significa per lui affrontare un tracciato tanto impegnativo, quanto affascinante. “Un tracciato dove al minimo errore sei fuori, ma che è bellissimo anche per questo. Come bellissima è l’ospitalità di una città unica, nonché il fascino di una corsa che entusiasma come poche altre noi piloti. Cosa mi aspetto da questo 2021? Sarà dura contro un Simone Faggioli in grande forma, e poi il meteo sarà un fattore importante, specie se farà tanto caldo”.