Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un cittadino eugubino.
Sappiamo che c’è un grande movimento da parte delle istituzioni per l’inclusione a tutti i livelli della disabilità, dall’assistenza sanitaria al lavoro per il disabile, dall’autonomia della persona alla sua mobilità, senza andare su temi e problematiche già eviscerate e discusse fino alla nausea, per la grande maggioranza con scarsi e deludenti risultati.
Fra quanto descritto c’è comunque un piccolo intervento che l’amministrazione comunale eugubina potrebbe fare e anche in modo veloce e con spesa irrisoria: visto che è stato finalmente completato il parcheggio dentro le mura cittadine conosciuto dagli eugubini come “dei Frati” o “del seminario”, sarebbe opportuno dedicare la parte alta del parcheggio, quella collegata direttamente al centro storico nel quartiere di San Martino tramite il sottopasso, interamente a posti auto per disabili.
La civiltà di un popolo si dice che si misura da come tratta le fasce più deboli, non solo i cittadini eugubini con disabilità diretta, ma anche con familiari disabili hanno bisogno di questo tipo di parcheggi ma anche i turisti che purtroppo devono avvalersi delle carrozzine per disabili una volta scesi dalle auto. Se Gubbio vuole considerarsi una città turistica non può esimersi dal dovere di fornire un parcheggio in questi termini, come d’altra parte chi ha girato un po’ avrà visto che le maggiori città turistiche sono molto attente al problema della mobilità del disabile, chi non ha problemi del genere può non comprendere ciò che è essenziale per un disabile ma ricordo che ognuno può diventare disabile da un minuto per l’altro o trovarsi un disabile in casa un minuto per l’altro, non sempre si diventa disabili dopo lunga malattia.
Patrizio Pannacci
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