La prospettiva elettorale del 2024, con la candidatura in pectore di Filippo Mario Stirati alla Regione e la ricerca del successore (il vicesindaco Alessia Tasso?) per la guida di palazzo Pretorio, scatena i LeD (Liberi e Democratici) che ultimamente intervengono su tutti i fronti e si fanno vedere agli appuntamenti politici, come quello di sabato scorso 4 marzo organizzato dal movimento Coordinamento 2050 sulla riforma federalista del Governo Meloni che i LeD, ala sinistra della coalizione di Stirati, definiscono “folle” perché secondo loro “impoverirebbe gravemente le prestazioni sociali per i cittadini umbri”.
I LeD on una notta fanno sapere di aver partecipato all’iniziativa del Coordinamento 2050 sul tema dell’autonomia differenziata per come proposta dal Decreto Calderoli, valutandola alla luce dei principi costituzionali. Per i LeD e i presenti “l’eventuale attuazione di questa forma di autonomia differenziata porterebbe a disgregare l’unità della Repubblica e a compromettere la garanzia dei livelli uniformi dei diritti per tutti i cittadini. Infatti, il trasferimento di talune materie dalla competenza dello Stato a quella delle Regioni avrebbe effetti devastanti soprattutto in termini di livelli delle “prestazioni sociali” (sanità, welfare, ecc.), con ricadute pesanti sui cittadini. Le Regioni meno ricche del Paese, dove peraltro vive la maggioranza della popolazione, soffrirebbero una lesione importante rispetto alla qualità del proprio livello di vita e anche i cittadini umbri ricadrebbero sotto questa tagliola. Al presidente Tesei e alla Lega di governo regionale chiediamo dunque conto di tale situazione. Come pensano di riuscire a mantenere uno standard dignitoso dell’assistenza sanitaria regionale con un tale modello di federalismo che porterebbe ad impoverire le risorse finanziarie disponibili per l’Umbria, quando già negli ultimi 4 anni hanno dimostrato tutta la propria incapacità nel gestire la sanità umbra? E Fratelli d’Italia, che si vanta di essere il partito della Nazione, cosa dice al riguardo? Oppure devono tacere perché hanno bisogno di uno scambio politico con la Lega. Contemporaneamente facciamo appello a tutte le forze politiche di sinistra e riformiste al fine di compattarsi per contrastare fortissimamente l’adozione del decreto Calderoli. Per questo, come Movimento LeD, sosteniamo la raccolta delle firme per la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare volta a limitare tale assurdo progetto di autonomia differenziata. E’ veramente da folli pensare, dopo la grave crisi sociale di questi ultimi anni, di indebolire ancor di più la coesione sociale del Paese”.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.