Il matrimonio può attendere, l’importante è uscire dall’emergenza. Alessia Tasso ha preso con il suo Michelangelo la decisione di rimandare tutto. La trentenne vicesindaco di Gubbio, con delega all’urbanistica, aveva preparato le nozze per il 20 giugno tra la cerimonia in cattedrale e il ricevimento con parenti e amici. Mancava soltanto l’inoltro delle partecipazioni per i circa trecento invitati, compresi il sindaco Filippo Mario Stirati, i colleghi assessori e buona parte dei consiglieri comunali.
Se ne riparlerà quando il maledetto coronavirus sarà alle spalle: diventeranno i coniugi Passeri una volta passata la bufera che sta pesantemente condizionando la vita di ciascuno. “Avevamo messo a punto ogni particolare – racconta Alessia – e sostenuto gran parte delle spese. Dovremo ricominciare tutto daccapo senza avere un’idea sulla nuova data, tenendo conto del fatto che ho preso un vestito per la bella stagione. Ci è dispiaciuta questa decisione che abbiamo maturato pensandoci bene”.
Non hanno potuto fare diversamente, anche per proteggere i familiari: lei ha quattro nonni e due ne ha lui. “Non potevamo esporli a troppi rischi”, confessa. Ora l’assessore si concentra sull’attività istituzionale, sempre presente a dare una mano al centro coordinamento comunale per l’emergenza. Quando tutto sarà finito, i due giovani potranno dedicarsi ancor meglio a se stessi ricordando di questa brutta storia soltanto una data da cambiare.
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