Il progetto del gasdotto Brindisi-Minerbio unisce il sindaco Filippo Mario Stirati, il parlamentare Walter Verini del Pd e l’ex sindaco Orfeo Goracci che si trovano d’accordo sul no alla prospettiva di realizzazione dell’infrastrutture (Goracci vorrebbe il metano per le due cementerie e per portarlo pensa a una condotta sottomarina dopo le reazioni sulle sue contraddizioni).
Stirati è intervenuto a seguito della presa di posizione di Verini che ha frenato rispetto a “ogni possibile accelerazione su un progetto sbagliato, secondo il nostro parere e secondo i pronunciamenti delle Regioni e di tanti Comuni coinvolti nel tracciato. Diversi soggetti istituzionali legati alle politiche energetiche del nostro Paese hanno posto seri interrogativi sull’utilità reale di questo progetto, che vanno valutati seriamente prima di prendere decisioni”.
Stirati si dice “perfettamente in linea con ciò che ha osservato Verini. Condivido pienamente la sua presa di posizione e auspico una grande iniziativa da parte dei Comuni e delle Regioni interessate perché si torni a discutere di questo progetto. Insieme a Verini resto infatti perplesso e conservo tutte le riserve e le perplessità legate a un tracciato che attraversa zone sismiche come la nostra (ma anche le Marche e l’Abruzzo) e ben 110 chilometri, solo in Umbria, di zone intatte dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Del resto lo stesso Consiglio Comunale di Gubbio, già nel 2014, aveva preso nettamente posizione in questo senso, ribadendo con forza la contrarietà all’opera. Ecco perché l’opportunità di andare avanti o no con questo progetto va valutata seriamente, così come vanno vagliate con attenzione tutte le alternative che sono state proposte”.
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