È bastato poco dalla chiusura, lunedì scorso 17 aprile, della strada statale numero 452 della Contessa per mandare in crisi la viabilità sul territorio eugubino, con un incremento di traffico pesante sulla variante della Pian d’Assino tra est e ovest, fino alle ripercussioni sulla Flaminia in direzione Scheggia e scendendo verso Pontericcioli e Cantiano attraverso il ponte a botte (nella foto). Stanno creando disagi e problemi giganteschi gli autotreni che nell’affrontare le curve strette invadono la corsia opposta, mentre non sono stati completati del tutto i lavori per la frana originata dalla paurosa alluvione di metà settembre. I camionisti sono disorientati e si sono già formate lunghe code, con gli automobilisti eugubini che hanno lanciato anatemi minacciando esposti e denunce nel temere incidenti.
Sotto accusa il Comune di Gubbio, con Anas e Regione, per non aver messo a punto un piano di viabilità alternativa efficace che portasse a sfruttare al meglio le due strade secondarie, ovvero la vecchia Contessa a valle e la bretella verso Lanciacornacchie e la Madonna della Cima che poteva essere sistemata rimuovendo anche una frana. Accusata la Giunta Stirati di non aver stanziato soldi per favorire la viabilità alternativa, limitandosi ad accollare ad Anas l’asfaltatura della vecchia Contessa a valle senza neanche prevedere piazzole e ampliamenti possibili. E c’è già la previsione di altri congestionamenti per il ponte del 25 aprile, pure per le conseguenze negative dal traffico lungo la Gola del Bottaccione e nel borgo di Santa Lucia dove c’è anche la problematica dei bus scolastici che transitano faticosamente nella via regolata a senso unico alternato regolato da semaforo e con tanto di auto parcheggiate.
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