Dev’essere ancora completata e inaugurata ma è già un caso che fa rumore la bretella viaria di collegamento tra via Leonardo da Vinci e via dell’Arboreto, la cosiddetta strada dei pompieri. La contestazione dei lavori ora viene rilanciata dagli abitanti dell’edificio e relativo piazzale confinante con accesso diretto e principale su questo tratto. C’è una lettera scritta al sindaco Filippo Mario Stirati e al direttore del cantiere Francesco Pierotti dell’ufficio tecnico comunale. Lo riferisce il Messaggero nell’edizione umbra di oggi, mercoledì 19 ottobre.
L’ultima protesta, raccolta e riproposta segue quelle protocollate in Comune il 22 giugno e il primo settembre scorsi con accuse pesanti e preoccupazioni destinate a tenere alta l’attenzione anche quando il cantiere sarà chiuso. Se davvero dovessero esserci delle problematiche legate per esempio al flusso dell’acqua piovana, il timore è il ricorso a esposti e denunce avendo messo in guardia preventivamente. Si prevede la conseguenza della futura e periodica invasione dei piazzali e dei vani seminterrati di acqua proveniente dalle soprastanti via Michelangelo e via Da Vinci con il peso dei danni.
Viene evidenziato che i residenti hanno interloquito invano con l’ufficio tecnico comunale e anche la parte politica attraverso un proprio tecnico libero professionista e nel caso in cui dovessero verificarsi gli allagamenti, riterranno responsabile l’Amministrazione Comunale e gli incaricati della realizzazione della strada.
“Riscontriamo nell’operato della stazione appaltante – esplicita la lettera inviata al Comune – l’assoluta incuranza rispetto ai segnalati aspetti tecnici, la cui mancata correzione sarà cagione di disfunzioni e danni all’edificio, alle pertinenze e ai suoi fruitori”.
Nello specifico, si contesta in primis che la strada “non è centrata rispetto all’asse della rotatoria ma è completamente spostata verso l’edificio, con la conseguenza che l’aver tenuto il piano stradale più alto del dovuto, assieme alla ridotta distanza, determinano un’eccessiva pendenza della rampa di accesso, causando difficoltà per chi dal piazzale accede alla strada e determinando una velocità delle acque meteoriche, che anche una ben programmata griglia di raccolta posta sull’accesso carraio difficilmente eviterà di invadere il piazzale e i piani sottostrada dell’edificio”.
I rilievi sono anche altri, visto che si denuncia come nella realizzazione della bretella non sia stato tenuto in considerazione che le quote di spiccato dell’edificio siano state determinate dal Comune in sede di rilascio della licenza di costruzione e la strada avrebbe dovuto essere disposta a una quota intermedia rispetto alle quote degli edifici posti a monte e a valle del sedime stradale. A valle di questa strada, il comparto contava già negli anni ’60 degli edifici produttivi, la cui quota di spiccato determinata nei titoli urbanistici originari era già fissata al piano degli attuali piazzali.
Altra preoccupazione è la mancata realizzazione dei previsti marciapiedi da ambo i lati “con conseguente perdita economica per le attività commerciali e la fruibilità degli immobili”.
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