Tutti insieme appassionatamente per la candidatura o le candidature alle prossime elezioni regionali, che ancora non sono state ufficializzate (salvo sorprese il 17 novembre, ma Tesei & C temporeggiano sulla data con il fondato timore di perdere). All’ultima riunione del Pd, alla quale hanno partecipato esponenti di altri partiti e movimenti (Valerio Piergentili, Alessia Tasso, Diego Guerrini, Federica Cicci e Michele Sarli per fare qualche nome), il più lucido è stato il commissario Massimiliano Presciutti.
Il sindaco gualdese ha impartito una lezione di politica e ha messo tutti di fronte alle proprie responsabilità del dopo-disfatta di cui nessuno vuole prendersi la paternità. Ha fatto sfogare i vari intervenuti per poi fare la sintesi perfetta e allarmante della situazione nella sinistra eugubina. Aver consegnato dopo 78 anni la città alla destra, invece che portare a un bagno di umiltà e la volontà di ricostruire partendo dal basso, si è tradotta nel cercare le candidature per le prossime elezioni regionali. Presciutti è stato impietoso nel farlo osservare e i commenti vanno nella direzione di ritenere sorprendente che da Gualdo Tadino arrivi una lezione del genere: questo fa capire il livello bassissimo toccato dal Pd e dai satelliti della disastrata sinistra eugubina.
Venerdì prossimo, 20 settembre, è prevista una nuova riunione per verificare quali candidature siano percorribili, con l’orientamento di scegliere una o più figure espressione dell’intero comprensorio Alto Chiascio e non solo di Gubbio. L’impresa è complicata. Girano i nomi del sindacalista Gianni Fiorucci della Cgil, che con la lista civica Gubbio Città Europea ha sostenuto Rocco Girlanda alle ultime elezioni comunali, e di Francesca Pinna, dirigente scolastico della scuola media “Mastro Giorgio-Nelli” che a suo tempo ha scaricato i LeD dimettendosi da consigliere comunale.
La strada del Pd è sbarrata per Leonardo Nafissi, perché già candidato alle regionali nel 2019, oltre a osservare che è da considerarsi tra i responsabili, come Filippo Mario Stirati che ambisce alla candidatura, della disfatta di giugno a Gubbio.
Stirati cerca in tutti i modi un posto in lista, trovando difficoltà e comunque considerato uno che può portare voti ma senza possibilità di essere eletto dopo aver scaricato Alessia Tasso, di fronte alla mossa del Movimento 5 Stelle che punta su Mauro Salciarini e per le strategie completamente sbagliate nei mesi precedenti le elezioni comunali, aggiungendo la sonora bocciatura degli eugubini per l’ultimo quinquennio alla guida della città.
Presciutti ha il compito di fare la sintesi provando a gestire anche la fronda dei reggenti autoproclamati, verso i quali l’ex sindaco Paolo Barboni ha avuto parole durissime tra realismo e sarcasmo facendo di fatto da sponda a Presciutti.
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