Uno sportello legale gratuito di prima consulenza per i cittadini del Comune di Gubbio: lo chiedono i consiglieri comunale della Lega Angelo Baldinelli, Michele Carini e Stefano Pascolini che hanno presentato una mozione per impegnare il sindaco Filippo Mario Stirati e la Giunta “ad avviare un iter di promozione e realizzazione di questo importante servizio per i cittadini attraverso un accordo da sottoscrivere con l’ordine degli avvocati della provincia di Perugia. L’accordo prevederebbe la successiva stesura di una domanda di partecipazione all’iniziativa da presentare in Comune da parte dei legali che vorranno dare il loro contributo a titolo gratuito, individuandone luoghi e orari di svolgimento”.
“Questa crisi economica – spiegano nella mozione i leghisti – sta producendo un aumento della povertà diffusa e molti dei nostri cittadini non riescono ad affrontare questioni personali di carattere legale, non avendo la possibilità economica per sostenerle e non avendo spesso la possibilità di essere aiutati, per capire quale strada sarebbe giusto percorrere al fine di trovare soluzioni ad alcuni problemi che li affliggono. Molti Comuni hanno già istituito uno sportello di prima consulenza su temi di carattere legale, legati anche alla tutela del consumatore e di altri temi che possono riguardare la successione, il diritto di famiglia, separazione e divorzio, la tutela di incapaci, curatela ed amministrazione di sostegno, responsabilità civile, diritto del lavoro, diritto commerciale e procedure concorsuali, procedimenti amministrativi, tutela dei diritti in sede penali, tematiche legate ad aspetti tributari e tematiche che riguardano gli stranieri e l’immigrazione. Queste collaborazioni di molti Comuni – affermano i consiglieri – sono state promosse dall’amministrazione comunale con l’ordine forense della provincia di appartenenza. Gli avvocati che hanno aderito all’iniziativa si sono impegnati al rispetto del codice deontologico forense, non potendo assumere iniziative volte ad acquisire nuovi clienti, astenendosi dal ricevere incarichi dai cittadini con i quali abbiano avuto un colloquio, ma limitandosi a fornire informazioni di carattere generale e d’indirizzo sugli adempimenti, i tempi e i costi per l’instaurazione di una eventuale causa, gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la soluzione delle controversie, la difesa d’ufficio e il patrocinio a spese dello Stato”.
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