Ci si sorprende e ci si stupisce di quanto la tecnologia faccia passi da gigante e possa diventare davvero a portata di tutti. È il caso della fotografia, una volta arte per pochi, oggi divenuta una compagna di viaggio per numerosi appassionati che si dilettano in migliaia di scatti che nulla hanno da invidiare a quello dei grandi maestri. Basta una macchina di buone capacità, un po’ di ingegno e tanta sana passione per offrire colpo d’occhio di mirabile bellezza e suggestione. Massimo Pattumelli abita a Giano dell’Umbria, comune situato nel cuore della Regione ad una altezza di poco meno di 600 metri di altitudine. E dalla terrazza di casa ieri sera ha deciso di immortalare un’immagine davvero inconsueta, resa possibile anche dalla perfetta visuale che la serata ha offerto, priva di foschia o di nuvole grazie al “lavoro” svolto dal vento di Tramontana: nonostante la distanza, Pattumelli ha potuto cogliere nello scatto l’albero di Natale più grande del Mondo e la Basilica di Santa Maria degli Angeli, perfettamente simmetriche è facilmente riconoscibili.
DUBBI E NUOVE PROVE. Appena postato su Facebook, lo scatto ha fatto subito discutere dividendo (come solo i social sanno fare) intere platee di “esperti” di fotografia. Pur trovando grande apprezzamento (oltre 40 condivisioni) in molti si sono detti scettici sulla reale possibilità di riuscire a cogliere da una simile distanza e con una semplice macchina fotografica (benché dotata di un obiettivo di ultima generazione) sia la Basilica di Santa Maria degli Angeli che l’albero di Gubbio. Qualcuno ha persino proposto di recarsi a Giano dell’Umbria per provare ad effettuare a sua volta uno scatto e constatarne l’effettiva veridicità. L’autore nei vari commenti di risposta ai tanti dubbi sollevati dagli internauti ha ribadito che non si tratta affatto di un fake, portando come prova nuovi scatti realizzati con ulteriori tecniche. “Ho fatto la foto dalla terrazza sul tetto di casa mia con una Canon 1000 d e un teleobiettivo da 300. Chiunque si rechi a Giano può constatare che l’albero è visibile ad occhio nudo specialmente in serate spazzate dalla tramontana. Il teleobiettivo ha fatto il resto. A chi pensa che abbia realizzato un fotomontaggio dico di venire a Giano, così si potrà togliere qualsiasi dubbio al riguardo. Non mi piace passare per bugiardo e non avrei alcun motivo per voler sembrare sensazionalista”. Tramontana permettendo, magari la riprova ai “dubbiosi” potrebbe essere presentata a stretto giro di posta. E in attesa della risposta definitiva non resta che ammirare la bellezza di due simboli della Regione Umbria, certo diversi tra loro ma capaci di affascinare come pochi altri nel loro ambito.
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