Partecipazione ed entusiasmo alla seconda edizione della ciclostorica “La Favolosa – Memorial Mauro Procacci”, con la minaccia del maltempo che ha tolto di scena una minima parte dei 169 iscritti con bici e abbigliamento d’epoca. Ma di pioggia – alla fine e per fortuna – appena un accenno nella prima ora.
Gli iscritti hanno superato il numero dello scorso anno e le attenzioni si sono riversate soprattutto sul due volte campione del mondo Gianni Bugno, vincitore anche di un Giro d’Italia e di una Milano-Sanremo, e il marchigiano Rodolfo Massi che ha trionfato in una tappa del Giro e in una del Tour de France.
Bugno, presente a Gubbio fin da venerdì 21 giugno, è stato protagonista dell’anteprima di ieri nella sala degli Stemmi dove ha incontrato tifosi e appassionati. “Gubbio è stupenda, è una città di nicchia: siamo diventati subito amici”: così ha esordito lo stesso Bugno davanti a una platea che lo ha applaudito a più riprese. Dopo l’introduzione di Tiziano Brunetti, presidente della Speed Motor Bike (che organizza “La Favolosa”), sono stati ripercorsi i momenti più belli della carriera di un atleta che ha fatto la storia del ciclismo italiano, spaziando fino ai tempi di oggi. A lui gli omaggi del sindaco Filippo Mario Stirati, Giampiero Fugnanesi sindaco di Sigillo e Annalisa Gnagni, assessore del Comune di Fossato di Vico che ha donato a Bugno un libro fotografico sui 25 anni della Festa degli Statuti, mentre Massimo Lisarelli, presidente della Pro Loco di Branca, gli ha consegnato un eccezionale quadro in ceramica dell’artista Marzia Fumanti. E da primo campione di ciclismo, Bugno è diventato anche “matto onorario” di Gubbio: a rilasciargli la speciale patente, con tanto di firma sull’apposito registro, il presidente dell’associazione Maggio Eugubino, Marco Cancellotti.
La mattinata domenicale, caratterizzata anche dall’inizio del ballottaggio elettorale, è stata aperta dalla presenza in piazza Grande proprio dei due candidati a sindaco in lizza, Vittorio Fiorucci e Rocco Girlanda, che hanno indossato la maglia de “La Favolosa”.
Prologo a suon di spettacolo con i figuranti storici in costume del quartiere di San Giuliano e con l’esibizione degli sbandieratori di Gubbio, che hanno creato la coreografia al momento della partenza del gruppo, poco dopo le 9 davanti al palazzo dei Consoli.
Per Bugno, un’altra sorpresa: la maglia iridata che ha indossato con la scritta de “La Favolosa”. Il fulcro della manifestazione si è a quel punto spostato lungo le strade e negli apprezzati punti di ristoro, serviti anche per promuovere le gustose tipicità locali: Villa Montegranelli, il castello di Colmollaro (tappa di esilio per Dante Alighieri), il centro di Sigillo con il sindaco Fugnanesi pronto ad accogliere i cicloamatori, oltre a Bugno e Massi) e – dopo l’impegnativa ascesa di Torre dell’Olmo – il ristoro senza la timbratura per concludere con i vini della cantina allestita nell’abbazia di Castel d’Alfiolo, poi tutti di nuovo verso piazza Grande, dove gli ultimi arrivi si sono registrati poco prima delle 14:30.
La conviviale nelle sale degli Arconi ha costituito il finale, non dimenticando i pacchi gara per i partecipanti. Nè sono mancati i riconoscimenti anche per Rodolfo Massi: “Un bell’evento e un percorso all’altezza della situazione – ha detto – per cui complimenti agli organizzatori anche per il modo con il quale sanno far vivere La Favolosa. Io mi sono molto divertito”.
Il presidente Brunetti ha ringraziato: “Dobbiamo continuare a crescere e non soltanto a livello di iscrizioni. Rispetto al 2023 abbiamo già compiuto un passo avanti e ogni edizione suggerisce sempre un qualcosa di migliorativo da mettere in pratica l’anno successivo”.
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