Israeliani e palestinesi aspettano segnali da Gubbio su come riuscire a superare la storica conflittualità. Non c’è altra spiegazione sulle iniziative tutte ideologiche che approdano in Consiglio Comunale tra i tanti problemi di cui è afflitta la città.
In realtà si nascondono duelli a sinistra per rivendicare e coltivare spazi in una fetta di elettorato che possa garantire consenso e quel che ne consegue.
Nuova iniziativa tutta ideologica. Il consigliere comunale di minoranza Orfeo Goracci ha presentato un ordine del giorno in cui chiede che il Comune si schieri “a difesa della Palestina e dei palestinesi”. La coalizione del sindaco Filippo Mario Stirati si prepara a pronunciarsi sul documento nel solito timore di farsi scavalcare a sinistra, con l’imbarazzo di esponenti della maggioranza che su certe vicende la pensano diversamente oppure eviterebbero volentieri certi fronti di tipo ideologico.
Goracci nell’ordine del giorno scrive “visto che il sindaco nelle sue comunicazioni nel Consiglio Comunale del 20 maggio ci ha informato di una lettera ricevuta da Padre Ibrahim Faltas amico di Gubbio, dell’Umbria, dell’Italia da decenni riferimento della cristianità a Betlemme che descrive la pesantissima situazione che in quelle terre si sta vivendo; ricordato che i palestinesi da decenni sono sottoposti a un vero e proprio tentativo di espulsione per non dire eliminazione dalle loro terre, da Gerusalemme est e da tante altre città e territori della Palestina dove hanno sempre vissuto da oltre 2000 anni; preso atto che purtroppo l’esercito israeliano dice di voler colpire le basi militari e terroristiche di Hamas, ma intanto le bombe uccidono centinaia di civili inermi e tra questi decine e decine di bambini, sbriciolano case e palazzi annientando la possibilità di avere un minimo di servizi vitali per qualsiasi comunità a partire da quelli sanitari; nel salutare positivamente la tregua, auspicando che non sia una delle decine e decine firmate in passato che non hanno mai portato ad apprezzabili risultati di pace e di equilibrio con la politica, l’economia e la grande finanza internazionale sempre schierate con il governo di Israele giustificando sempre e comunque le sue azioni; con quanto sopra esposto il Consiglio Comunale auspicando soluzioni diplomatiche che portino al riconoscimento dei diritti dei palestinesi, invita il sindaco a sostenere questa posizione in tutte le sedi istituzionali e come segno tangibile a esporre dalla sede comunale una bandiera della pace vicina a una bandiera palestinese”.
Resta da vedere come reagiranno i leader palestina e anche Israele su questa iniziativa da Gubbio che sembra porsi di forza – tra reazioni anche ironiche – sullo scacchiere internazionale.
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