Il dottor Roberto Tanganelli, presidente di Confprofessioni Umbria, ufficializza una notizia importante per la categoria libero-professionale. “Finalmente la Ragioneria dello Stato – spiega – ha reso ufficiale il Decreto attuativo per la richiesta dell’indennità una tantum prevista a favore di professionisti e lavoratori autonomi (articolo 33 del Decreto Legge 50/2022 Decreto Aiuti). Proprio l’articolo 33 del Decreto Aiuti istituisce un apposito Fondo destinato a finanziare in maniera straordinaria una indennità una tantum per l’anno 2022 ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alla gestione previdenziale Inps, per quanto riguarda gli autonomi e per i professionisti iscritti alle forme obbligatorie. La dotazione messa a disposizione dal Governo è di complessivi 95,6 milioni di euro (lo stanziamento iniziale era attorno ai 80 milioni). A poter usufruire del sussidio una tantum sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonché i professionisti associati agli Enti pensionistici privati che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, già negli elenchi degli Istituti alla data di entrata in vigore del decreto 50 del 17 maggio di quest’anno, giorno entro il quale bisognerà poter dimostrare di avere una partita Iva attiva e l’attività lavorativa avviata. Altro elemento per vedersi corrispondere i 200 euro occorre aver effettuato, sempre entro tale data, almeno un versamento, totale o parziale alla gestione di iscrizione per la quale si richiede il bonus con competenza a decorrere dall’anno 2020. Il beneficio non verrà erogato automaticamente, ma sarà necessario presentare l’istanza, attraverso la piattaforma online che l’Inps e gli Enti metteranno a disposizione degli iscritti. L’istanza potrà essere presentata dal prossimo 15 Settembre. Nella domanda il lavoratore è tenuto a dichiarare di essere lavoratore autonomo o libero professionista, non titolare di pensione, di non avere percepito altri benefici e prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del Decreto Legge 50/2022, oltre al rispetto della soglia di reddito di 35.000 euro. L’indennità erogata non costituisce reddito ai fini fiscali e ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali e non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e sarà corrisposta per una sola volta. Le stime su quanti potrebbero incassare i 200 euro si attesta attorno ai tre milioni di beneficiari. In un momento come quello che stiamo affrontando in cui qualsiasi cosa ha subito un rincaro rilevante e, al di là delle belle parole e delle intenzioni dei nostri politici, nessuno strumento è stato messo concretamente in atto dal governo per calmierare dei rincari ingiustificati, avere questa possibilità è da ritenersi comunque positivo”.
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