Dopo l’ultimo Consiglio Comunale in cui la maggioranza di destra è stata decisiva per l’elezione di Jacopo Cicci della minoranza di sinistra nella Commissione di controllo e garanzia, confermando l’avvio in totale confusione del mandato politico-amministrativo dopo l’insediamento finito sub iudice, il gruppo consiliare di Gubbio Futura interviene con una nota in cui parla di “asse Girlanda-Led, relativamente a supposti accordi tra Gubbio Futura e l’attuale maggioranza. Imbarazzati dalla volontà da parte di questo nuovo asse di voler dividere pubblicamente la minoranza, regalando così gioco facile alla maggioranza, ribadiamo la nostra distanza valoriale dai partiti della destra. Non a caso proprio ieri (domenica 28 luglio) la nostra prima iniziativa pubblica dopo le elezioni è stata la raccolta firme per il referendum contro autonomia differenziata proposta proprio dalle destre. Rimandiamo pertanto al mittente le false accuse di accordi sottobanco e al riguardo è importante sottolineare che in merito alla votazione a cui fa riferimento il comunicato, non abbiamo concordato nulla con nessuno e che tutto avremmo voluto fuorché rivedere di nuovo la messinscena andata in onda già durante il primo Consiglio Comunale. Se poi qualcuno della attuale maggioranza ha preferito Jacopo Cicci a Diego Guerrini proposto da questo nuovo asse destra-sinistra, non possiamo che prenderne atto ma non ci interessano i giochetti di palazzo né della maggioranza né della minoranza, a cui non siamo avvezzi a differenza di altri. Al contrario vogliamo informare, a beneficio di coloro a cui fosse sfuggito, che il presidente del Consiglio Comunale facente parte dell’attuale maggioranza di destra è stato eletto al primo turno proprio grazie al voto determinante di Rocco Girlanda, che nei fatti ha esternato la sua dichiarazione di voto; inoltre nella votazione per il vicepresidente è risultato eletto Luigi Girlanda anche grazie a due voti espressi non si sa come dalla maggioranza e nessuno ha detto nulla; rimandiamo pertanto al mittente queste infondate accuse nei nostri confronti, forse congegnate ad arte per confondere i cittadini, giustamente in altre faccende affaccendati. Ricordiamo poi da ultimo che il gruppo di Gubbio Futura aveva chiesto, insieme alle altre minoranze, sia il rinvio dei punti all’Ordine del giorno sull’elezione del presidente del Consiglio sia di poter condividere durante il mandato questa figura tra maggioranza e opposizioni, vedi atti; quindi non si comprende davvero di quali vicinanze con la maggioranza si stia blaterando. È tuttavia evidente che tra la maggioranza uscente e la coalizione guidata da Girlanda esistono connessioni trasversali che non possono essere ignorate. L’ormai consolidato asse Girlanda-Led condivide azioni politiche sia in sede di Consiglio che sul piano della comunicazione. Ora, dobbiamo prendere atto che Girlanda è diventato il leader di una parte dell’opposizione, una coalizione che include anche il Pd e i Led, un leader da cui non ci sentiamo né ci sentiremo mai rappresentati. Questa alleanza si è auto-proclamata rappresentante della minoranza, escludendo il gruppo di Gubbio Futura dalle decisioni o mettendolo nella posizione di non poter condividere azioni che riteniamo del tutto immotivate se non dalla volontà di mettersi in mostra senza portare alcun tipo di contenuto d’interesse per la città. Spartendosi le cariche che dovrebbero spettare equamente alla minoranza, mettendoci di fronte a decisioni già prese, non si capisce bene da chi e in quale sede, e senza un confronto tra tutte le componenti della minoranza, decade anche quell’idea che aveva convinto molti elettori dei Led dieci anni fa, di un movimento libero da interessi partitici o personalistici. Noi di Gubbio Futura rifiutiamo categoricamente di confonderci con questo asse indistinto destra-sinistra. È curioso l’atteggiamento del consigliere Pd, un partito di centrosinistra, che sembra agire in contrasto sia col suo gruppo territoriale che con i principi e i metodi che la sua segretaria nazionale sta faticosamente provando a portare nei territori. Quest’ultimo sceglie di sedersi a fianco del consigliere Guerrini e non con la coalizione che lo ha eletto. Come sempre i fatti dicono più di mille parole. La recente tornata elettorale ha chiaramente indicato la volontà degli eugubini: il rifiuto di una continuità soprattutto nelle posture politiche e nei capricci visti in questi giorni e il forte desiderio di un cambiamento autentico. La nostra campagna elettorale ha raccontato chi siamo e cosa rappresentiamo e i cittadini hanno risposto alla proposta di continuità bocciandola inesorabilmente. Questo approccio non permette di avviare nelle minoranze nessun percorso di analisi della sconfitta, né di ricostruzione di un campo politico che permetta di portare avanti le istanze che ci accomunano. Auspichiamo un ritorno alla ragione che permetta un dialogo maturo, responsabile e costruttivo. Nel frattempo, gli eugubini, come hanno fatto durante le elezioni, continueranno a valutare attentamente i nostri comportamenti come gruppo di opposizione e quello degli altri. Siamo determinati a rappresentare una vera alternativa, basata su trasparenza, integrità e il genuino interesse per il benessere della nostra comunità, fuori da schermaglie burocratiche e ripicche post elettorali”.
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