Reazione alle restrizioni continue per il Covid e salvaguardia delle tradizioni dopo lo stop. Le polemiche sull’annullamento di due edizioni della Festa dei Ceri lasciano il campo alla voglia di una vera ripartenza, costi quello che costi. Un segnale viene dal quartiere di San Martino che l’11 novembre festeggia il santo e ripresenta dunque l’appuntamento con l’Albero della Cuccagna.
Si preparano le squadre che daranno l’assalto ai premi collocati in cima al grande albero scivoloso. In piazza Giordano Bruno sarà possibile accedere solo col Green pass applicando le normative previste per gli eventi all’aperto in spazi non delimitati e senza precisi varchi di accesso.
Il quartiere annuncia possibili controlli a campione con l’applicazione di sanzioni ai soggetti non in regola. “Auspichiamo la collaborazione e comprensione in un momento così particolare – spiegano i sammartinari -, siamo sicuri che l’intento di perpetuare questa tradizione sia condiviso da tutti”.
Nello stesso quartiere si prepara anche il ritorno del presepe a dimensione naturale nei luoghi all’aperto attorno a via Capitano del Popolo e il passaggio del torrente Camignano. Sono iniziati i preparativi nell’ultraventennale iniziativa dopo la rinuncia lo scorso anno per le difficoltà di conciliare la sicurezza di residenti e visitatori.
Il conto alla rovescia c’è pure per l’Albero di Natale più grande del mondo che ha resistito alle restrizioni rappresentando davvero qualcosa di irrinunciabile. Il comitato, con la cinquantina di volontari guidati dal presidente Giacomo Fumanti, ha provveduto al montaggio della stella cometa con la sagoma illuminata da circa 200 luci che ogni anno vengono in parte sostituite nei punti che cedono. Capita di vedere l’Albero acceso quando ne viene provata la piena funzionalità dell’impianto di illuminazione, mentre resta top secret per ora la personalità che l’accenderà la sera del 7 dicembre.
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