Il partito Democratico ha promosso, venerdì scorso 27 ottobre, un momento di confronto, conoscenza e approfondimento per il no alla violenza di genere, no alla violenza sulle donne, no alla violenza verso i più fragili. “La nostra – spiega una nota della segreteria del Pd eugubino guidata da Massimiliano Grilli – è una ferma condanna alle violenze fisiche e psicologiche, alle molestie sui luoghi di lavoro, all’uso della forza verso chi non può difendersi da solo”.
I lavori sono stati introdotti da Katia Meneghello, componente della segreteria, ribadendo “il ruolo fondamentale della riflessione dolorosa sui nomi di queste donne vittime di violenza e sulle loro storie, che non possono essere dimenticate. Ricordiamo che Gubbio nel 1996 è stata una delle prime città ad istituire la Commissione pari opportunità con la successiva apertura di un punto d’ascolto. A seguire è stato analizzato e illustrato l’ultimo Disegno di legge approvato all’unanimità in parlamento, nella commissione bicamerale sul femminicidio e nella commissione giustizia della Camera, che contiene misure necessarie per il contrasto alla violenza di genere, un lavoro iniziato nella precedente legislatura e fortemente voluto dalle deputate del Pd”.
A illustrare il Disegno di legge la senatrice Pd Valeria Valente, facendo riferimento all’iniziativa che contiene “il rafforzamento generale delle misure di prevenzione sia dell’autorità di pubblica sicurezza sia dell’autorità giudiziaria, la semplificazione delle procedure di utilizzo del braccialetto elettronico, l’arresto in flagranza differita e il rafforzamento delle misure cautelari”.
Insieme all’avvocato Morena Bigini del Coordinamento nazionale delle democratiche sono state analizzate tutte le criticità da affrontare, focalizzando l’attenzione sulla vittima e considerando che l’inasprimento delle pene tanto voluto da alcuni non è una soluzione né preventiva né adeguata. Simona Meloni capogruppo del Pd regionale ha illustrato le difficoltà in cui, per carenza di fondi, si trovano attualmente i centri di ascolto, i Cav, i consultori regionali che sono i primi presidi di protezione della salute della donna e i centri di primo intervento.
Maurita Lombardi, Presidente dell’associazione Libera…Mente donna, ha ribadito la necessità di riconoscere le professionalità delle operatrici dei Cav e le forti problematiche legate ai fondi pubblici: “le norme ci sono ma è necessario che vengano finanziati i servizi”. L’intervento di Giuliana Astarita, avvocato e consigliere di parità della Provincia di Perugia, racconta le difficoltà e la stigmatizzazione delle donne vittime, il giudizio a cui sono sottoposte e il sommerso di violenza quotidiana che ci circonda.
Il Pd di Gubbio ha sottolineato nell’occasione “che il compito di chi riveste ruoli di primo piano all’interno della società, non è solo quello di partecipare ad eventi o celebrazioni come l’8 marzo o il 25 novembre. L’educazione alla non violenza non può essere confinata ad alcune date all’interno dell’anno in cui tutti improvvisamente ci mostriamo con le scarpe rosse o inauguriamo panchine e dipingiamo arcobaleni. L’educazione è difficile, è faticosa, è logorante, ma è necessario che noi tutti, ogni giorno, lavoriamo affinché le nuove generazioni comprendano che una società per funzionare ha bisogno di persone che collaborano, che mettono insieme le proprie forze per raggiungere gli obiettivi. E che soprattutto considerino che ogni persona ha diritto al rispetto, che ogni corpo è inviolabile e che di fronte ad un atto di violenza, su donne, su bambini, su persone con disabilità, ogni atto di violenza su chi è più fragile deve essere denunciato e fermato subito. Condannato senza paura e senza remore”.
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