Quando non si prende gol, si è già un pezzo avanti. Ne ha preso consapevolezza il Gubbio che dallo 0-0 con la Ternana al Barbetti ha avuto la conferma di come la difesa sappia essere organizzata, affidabile e solida se è vero che è rimasta imbattuta come nelle precedenti due giornate contro Sestri Levante e Lucchese. Non c’è miglior viatico preparandosi ad affrontare subito un altro derby, domenica prossima al Curi (ore 18.30).
Il portiere Giacomo Venturi è l’unico del girone B della Serie C ad aver chiuso bene la porta nei primi 270 minuti del campionato ed è sicuramente un elemento importante che balza subito all’occhio in quest’avvio di stagione. Merito più dell’atteggiamento mentale di massima attenzione o dei meccanismi? “Funzionano i meccanismi – analizza Venturi -, siamo strutturati a livello fisico e lo dico io che lo sono meno degli altri compagni di reparto. Davanti a me ci sono difensori forti anche fisicamente. Poi, siamo una squadra che palleggia da dietro non buttando la palla davanti per costruire l’azione. Ci prendiamo qualche rischio ma il calcio è questo”.
Il trentaduenne portiere faentino, che ha vinto due campionati di C con la Reggiana nelle ultime cinque stagioni, è tornato in rossoblù a distanza di undici anni mostrando tutta la pienezza dei mezzi e della maturità raggiunta nel percorso professionale. Prende il meglio del pareggio nel derby: “Abbiamo cercato di fare le cose che avevamo preparato, siamo usciti diversi volte, avevamo campo da coprire per farli abbassare. Negli ultimi 20-25 metri è mancata la scelta giusta, potevamo finalizzare meglio le azioni di gioco”.
L’allenatore cercava conferme e le ha trovate nella serata intensamente vissuta sugli spalti dagli oltre tremila tifosi che si sono fatti sentire. Roberto Taurino va alla sostanza del momento: “Abbiamo dimostrato ancora una volta grande solidità contro una squadra di altissimo livello per la categoria. Stiamo lavorando per diventare grandi, pecchiamo ancora in diversi aspetti ma vedo una crescita soprattutto nella volontà di proporre determinate giocate. Dobbiamo migliorare in qualità e letture, come nell’ultimo quarto d’ora dove non siamo riusciti a leggere quello che richiedeva la partita commettendo troppi errori in fase di possesso palla”.
Dove migliorare? “Ripartiamo prendendo coscienza di aver sbagliato troppe palle a campo aperto. Potevamo fare meglio nelle scelte, dobbiamo migliorare sulle qualità delle giocate perché non possiamo creare azioni e poi sbagliare in zona gol. Guai a mettersi lo smoking come nell’ultima parte, bisogna mettersi sempre la tuta da lavoro perché la strada è lunga. In quest’avvio di stagione positivo ci speravo perché la squadra ha lavorato sempre bene. Non ci dobbiamo accontentare, questo è fondamentale”.
Sotto adesso con l’esame Perugia: “Sarà un crash test in un girone difficilissimo dove non ci sono squadre materasso. Non ci saranno mai partite semplici e il Curi sarà un’altra prova importante per noi. Stiamo lavorando bene, c’è da fare un plauso ai giocatori perché quando non attacchiamo difendono tutti e faccio i complimenti per non aver ancora preso gol. Dobbiamo avere la voglia di migliorarci ogni giorno. La fiammella della crescita deve accompagnarci ogni giorno”.
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