C’è un funambolo nel Gubbio imbattuto che si trova a proprio agio nell’alta classifica e strizza l’occhio al vertice. Alessandro Arena si è preso la scena tra numeri, estro e velocità con i diffusi complimenti perché ha messo sottosopra il Pescara nel turno infrasettimanale e dall’inizio della stagione si rivela l’arma in più di Vincenzo Torrente.
Può dirsi un segreto dei rossoblù che viaggiano al meglio, essendosi oltretutto già scrollati di dosso le tre ambiziose retrocesse dalla Serie B (5 punti tra Reggiana, Virtus Entella e Pescara). L’attaccante esterno siciliano, di Marina di Ragusa, che ha compiuto 21 anni il 3 agosto scorso, conta sei presenze, un mezzo gol (ha costretto Drudi all’autorete per anticiparlo martedì sera), un rigore procurato (sempre con gli abruzzesi) e due assist.
Il Catania l’ha fatto maturare nelle giovanili e poi non c’ha creduto, tanto che gli è servito girovagare tra Ragusa, Acireale e l’Fc Messina giunto secondo la stagione scorsa nel girone I della Serie D. In ventidue presenze, con cinque gol, si è fatto notare e il direttore sportivo Davide Mignemi ha aperto la strada al contratto fino al 2023, facendone il primo acquisto della serie. “Si sta meritando la fiducia dell’allenatore e di tutti – dice Mignemi -, si mette a disposizione, vive l’esperienza in modo intenso e sa che non deve volare troppo. Ha caratteristiche morali e caratteriali per andare avanti. Lo seguo da qualche anno, nelle categorie minori ci sono ragazzi come lui che possono trovare spazio nei professionisti. Ho colto l’occasione al volo e Alessandro è stato felice dell’opportunità”.
Torrente vuole farlo crescere: “Ha le qualità – rimarca il tecnico – e lavora molto per migliorarsi. Sta dando tanto insieme al gruppo. Sono contento, può crescere e sono convinto che lo farà”.
Ha trovato casa a Fontanelle e pensa solo al calcio dopo il diploma di perito agrario che si lega all’attività agricola familiare. “Non conosce eccessi – spiega l’avvocato Daniele Sorintano, che lo assiste come agente – e tiene i piedi per terra. Non ha orecchini né tatuaggi, fa casa e campo. Si è ambientato benissimo a Gubbio, va d’accordo con tutti. Quando sento dire che è piccolo e leggero, rispondo subito che i difensori lo devono prendere”.
Arena si è fatto apprezzare fin dal ritiro, mostrandosi in palla già nella prima amichevole, il 25 luglio a Roccaporena, decisa proprio da un suo sinistro rasoterra contro la Salernitana neopromossa in Serie A. È stato subito un bel segnale.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.