GUBBIO – Un primo tempo di buoni propositi, una ripresa con qualche amnesia di troppo. E una conferma evidente che di lavoro da fare per Piero Braglia ce n’è ancora tanto, sebbene la prima uscita estiva del Gubbio sia stata condizionata da più di un’assenza e dai carichi di lavoro della settimana di inizio preparazione. Senza Migliorini in difesa, addirittura il tecnico toscano s’è visto costretto a virare su un’inedita difesa a tre che qualche ingranaggio certamente l’ha difettato, anche se va dato merito alla giovane Roma dell’ex Federico Guidi (che ha raccolto la pesante eredità ultra decennale di Alberto De Rossi) di aver fatto vedere di che pasta è fatta. La curiosità degli oltre 400 tifosi che incuranti del caldo hanno gremito la tribuna centrale del “Barbetti” è stata ripagata soprattutto nei primi 45’, quando l’ultimo acquisto Jerry Mbakogu (l’ufficialità della firma è arrivata a poche ore dal match) ha subito ispirato la manovra d’attacco in coppia con Sarao, che seppur con la valigia in mano non ha lesinato alcuno sforzo. Braglia ha inserito Arena alle loro spalle, anche se poi il fantasista in fase di possesso palla è andato spesso ad allargarsi a destra. Prove tecniche d’intesa: chissà se tra un mese saranno ancora loro tre i protagonisti nell’attacco rossoblù.
ARENA E BONINI, CHE FEELING… Di sicuro tra i protagonisti della stagione alle porte ci sarà Raffaele Di Gennaro, che soprattutto in chiusura di primo tempo s’è dovuto esibire in un intervento mica facile su Koffi. Il Gubbio del primo quarto d’ora è sembrato attento quanto basta, con Bulevardi che per primo ha impegnato l’attento Del Bello e le palle inattive come tallone d’Achille (Satriano, di testa, ha mancato il bersaglio di un niente). Braglia in avvio s’è focalizzato sui movimenti della difesa richiamando a più riprese Portanova e Bonini, poi quest’ultimo un attimo prima del cooling break ha inventato un lancio da 40 metri per Arena che ha capito in anticipo le intenzioni del compagno e ha chiuso la fuga con un piattone diagonale sul primo palo, godendo di ampia libertà in accelerazione. Mbakogu a quel punto ha provato a sua volta il colpo mancino, ma Del Bello non s’è fatto sorprendere. Detto della bella parata in uscita di Di Gennaro su Koffi, a 2’ dal riposo un’altra ripartenza innescata da un triangolo tra Arena e Mbakogu ha portato Bonini a chiudere con un bel diagonale sul palo lontano, con Braglia ben contento di ciò che i suoi occhi hanno veduto.
RIMONTA GIALLOROSSA. Meno contento il tecnico rossoblù lo è stato in avvio di ripresa, quando Satriano sugli sviluppi di un corner ha beffato il neo entrato Meneghetti. Con 8 volti nuovi rispetto alla prima frazione, ma senza Bontà (in tribuna perché affaticato), il Gubbio ha trovato qualche difficoltà a recuperare le giuste geometrie, faticando a creare occasioni e venendo punito al 22’ dalla botta dal limite del neo entrato Ciuferri. Solo nel finale i padroni di casa hanno nuovamente premuto sull’acceleratore, con Mangni che s’è fatto ipnotizzare da Del Bello in uscita e un altro paio di opportunità sfruttate male. Prossimo test martedì alle 17 sempre al “Barbetti” contro il san Donato Tavarnelle.
GUBBIO – ROMA PRIMAVERA 2-2
GUBBIO primo tempo (3-4-1-2): Di Gennaro; Portanova, Bonini, Redolfi; Corsinelli, Francofonte, Bulevardi, Semeraro; Arena; Sarao, Mbakogu. Secondo tempo (3-4-1-2): Meneghetti; Portanova (18’ Pecoraro), Signorini, Bontempi (37’ Portanova); Tazzer, Bulevardi (15’ Francofonte), Ruggeri, Corsinelli (15’ Semeraro, 40’ Bologna); Simeone; Mangni, Artistico. All.: Braglia.
ROMA PRIMAVERA (4-3-3): Del Bello; Missori (1’ st Louakima), Pellegrini (1’ st Chesti), Keramitsis, Falasca (1’ st Oliveras); Pisilli (22’ st D’Alessio), Vetkal (30’ st Lilli), Graziani (18’ st Ciuferri); Cassano (1’ st Costa Cesco, 30’ st Liburdi), Satriano (18’ st Nisitano), Koffi (1’ st Cherubini). A disp.: Baldi, Razumejevs, Marazzotti, Gante, Ruggiero. All.: Guidi.
ARBITRO: Taricone di Perugia.
Guardalinee: D’Angelo e Bianchino.
MARCATORI: 22’ pt Arena (G), 43’ pt Bonini (G), 6’ st Satriano (R), 22’ st Ciuferri (R).
NOTE: spettatori 400 circa.
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