Si può giocare e vincere in campo e fuori. Il Gubbio ci prova e intanto fa un gol speciale con la solidarietà, aspettando l’Aquila Montevarchi attesa domenica prossima 19 dicembre al “Barbetti” alle ore 17.30 per l’ultima giornata del girone di ritorno.
Il presidente Sauro Notari ha deciso di devolvere parte dell’incasso della partita a sostegno delle attività della Casa Famiglia Santa Lucia, la realtà attiva da decenni per accogliere minori e ragazze madri in forte difficoltà e guidata da Madre Dorotea Mangiapane punto di riferimento a livello nazionale per la gestione di situazioni familiari particolarmente complicate.
“È un gesto simbolico e significativo – dice Notari – a beneficio di un’importante realtà del territorio, da sempre in prima fila a livello religioso, umano ed educativo. Ci appelliamo al grande cuore del popolo rossoblù perché possa accorrere allo stadio, sostenere la squadra e contribuire al tempo stesso a un’iniziativa benefica con un’importante ricaduta per la nostra città”.
La Casa Famiglia Santa Lucia è un riferimento tra quelli che in tutto il mondo della congregazione delle suore Domenicane missionarie di San Sisto, la cui casa generalizia è a Roma in via Druzo. Sin dagli inizi degli anni ’80 la casa di Gubbio ha come priora Madre Dorotea la quale ha dedicato, assieme alle consorelle e a un team di educatori laici, tutta la sua vita al servizio dei più bisognosi. A oggi la comunità del borgo di Santa Lucia ospita minori necessari di cura e accudimento per una sana crescita psicofisica e ragazze madri con figli minori bisognose di sostegno e aiuto. Annessa alla comunità educativa di Santa Lucia vi è anche un asilo nido, intitolato a Maria Bambina, che accoglie i bambini ospiti e presenze dal territorio. La casa è anche la sede dell’associazione Amici di Madre Lalia che opera nel territorio si lega al nome della fondatrice della congregazione che ha in corso in Vaticano il processo di beatificazione.
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