È una bellissima tradizione, ma quest’anno con un significato ancor più speciale. Perché la cena di fine anno del Comitato Eugubino Corse Automobilistiche non solo ha visto aumentare nel corso del tempo il numero dei presenti (dalla ventina di volontari di 5 anni fa si è passato ad oltre 100 ospiti), ma in modo particolare ha finito per celebrare eventi che hanno finito per dare lustro alla città anche fuori dai confini nazionali. Il 2018 verrà ricordato per un’edizione tra le migliori di sempre del Trofeo “Luigi Fagioli”, ma soprattutto per il FIA Hill Climb Masters che a ottobre ha fatto di Gubbio la capitale mondiale delle corse in salita. Eventi che hanno richiesto organizzazione, coordinamento e grandi sacrifici, tutti immolati sull’altare di una sana passione che ha convinto tutti del grande livello raggiunto dall’associazione eugubina, sulla piazza ormai da oltre 50 anni con risultati lusinghieri.
LUSTRO PER LA CITTÀ. Alla taverna della Famiglia dei Sangiorgiari si sono dati appuntamento in tantissimi per celebrare i risultati raggiunti. Presente quasi al completo la giunta comunale, in testa il sindaco Filippo Mario Stirati, che ha voluto ringraziare il CECA per il grande lavoro svolto: “Dopo un’entusiasmante edizione numero 53 del Trofeo “Luigi Fagioli”, con il Masters la città si è ritrovata catapultata in una dimensione internazionale ottenendo un riconoscimento di straordinario valore. Merito al CECA di aver organizzato in modo impeccabile questo appuntamento che resterà negli annali di storia cittadina. Lo sport, lo abbiamo sempre detto, rappresenta un grande veicolo di promozione, nonché uno strumento di grande valore a livello civile ed economico, perché porta tanti turisti e fa conoscere Gubbio nel mondo. Un grazie ai tantissimi volontari che hanno contribuito a questo grande successo”. Parole riprese dall’assessore allo sport Gabriele Damiani: “Vedere tanta gente a questa cena è gratificante e dà l’idea del grande lavoro che è stato fatto. Aprirsi, confrontarsi con altre culture e cercare di diventare migliori è quanto di meglio si possa fare e grazie allo sforzo del CECA tutto questo è stato possibile, con la città che ne ha tratto grande beneficio. Un plauso a tutti coloro che hanno lavorato, nonché all’IIS “Cassata-Gattapone” e agli indirizzi Turistico, Economico e Meccanico per aver affiancato la macchina organizzativa. Con una squadra come questa credo sia giusto parlare di punto di partenza, e non certo di arrivo, per altre grandi manifestazioni”.
NOVITÀ 2019. A portare il saluto del comitato c’era il presidente Luca Uccellani: “Chiudiamo con questo appuntamento un 2018 intenso ma davvero eccezionale. Siamo andati al di là di qualsiasi aspettativa sia col Trofeo “Luigi Fagioli” ad agosto, sia soprattutto col Masters che ha ricevuto unanimi consensi da parte di tutte le delegazioni presenti. Tutto questo è gratificante ma credo che sarà difficile riuscire a fare meglio in futuro. Dietro all’organizzazione di eventi come questi ci sono tantissime persone ed era giusto ringraziarle per tutto quanto hanno fatto, auspicando di ritorvarle al nostro fianco anche nel 2019”. E si pensa già al 54esimo Trofeo “Fagioli”: “Saremo a Roma a inizio dicembre per ufficializzare l’iscrizione e la programmazione del calendario. Abbiamo chiesto di slittare al 24-25 agosto, evitando così anche la sovrapposizione con le gare del Campionato Europeo e avere la possibilità di ospitare tutti i big della disciplina (quindi Merli, Faggioli, Scola e via dicendo). Non cantiamo vittoria, ma le nostre richieste dovrebbero trovare l’accettazione da parte di Aci Sport e sarebbe davvero una gran bella cosa”. Nei ringraziamenti finali anche il direttore di corsa Fabrizio Fondacci ha ribadito l’importanza del lavoro svolto dal CECA: “Gare come queste sono sempre più difficili e onerose da organizzare, ma a Gubbio ogni anno si ripete un piccolo grande miracolo. Il 2018 lascia in eredità tanti insegnamenti che torneranno utili per il futuro, con la certezza di poter assistere ancora a spettacoli di grande livello. Senza tutti i volontari nulla di questo sarebbe possibile a loro va un grazie sentito. Ma in questo momento mi piace l’idea di ricordare un amico come Mauro Rampini che ci ha accompagnato per tanti anni e che certamente si godrà questo spettacolo da un punto di vista privilegiato”.
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