Ripartono gli scontri politici nella coalizione di maggioranza. Si prendono la scena nuovamente i LeD (Liberi e Democratici) dopo che i consiglieri comunali Giovanni Manca e Giorgia Vergari sono passati con il Pd sui banchi dell’opposizione. Alle elezioni Comunali del 2019 a LeD avevano accolto nel proprio movimento e nella lista Manca e Vergari in uscita dal Pd, consolidando la “moda” eugubina di fare dei partiti e movimenti la porta girevole di un albergo, compreso lo “shopping politico” continuo inaugurato in modo considerevole da Orfeo Goracci alle elezioni del 2001.
Si riapre anche la continua battaglia a sinistra tra gli ex Pd che hanno dato vita al movimento civico LeD e il Pd. Nell’occasione i LeD rilanciano e fanno collegamenti con la vicenda del Css e i temi ambientali che naturalmente si legano esclusivamente alle vicende delle cementerie dimenticando del tutto la situazione drammatica della discarica comunale di Colognola ormai da anni nel mirino di esposti, denunce e timori rilanciati anche dagli abitanti della zona.
“In un momento molto cruciale dal punto di vista istituzionale per la nostra città – scrivono i LeD -, abbiamo appreso la scelta dei consiglieri comunali Manca e Vergari di confluire nel gruppo del Pd. Passano all’opposizione di un sindaco e di una maggioranza al cui progetto e programma hanno aderito, ottenendo l’elezione nella lista dei Liberi e Democratici attraverso il successo di Filippo Stirati e della sua coalizione. Viene in questo modo tradito il mandato dei cittadini, nel quale ci sono obiettivi programmatici ed amministrativi di grande valore e fondamentali per le sorti della nostra comunità, proprio quando si è giunti al momento decisivo della fase realizzativa. Ci piacerebbe capire quali mancate decisioni vengano imputate al Sindaco e alla Giunta le cui scelte per la città sono di una chiarezza cristallina e la cui programmazione progettuale ha portato al Comune di Gubbio decine di milioni di investimenti. Non sfugge peraltro la delicatezza di una fase nella quale Sindaco e Giunta stanno affrontando con serietà e coerenza temi ambientali sensibili come quello del Css nei cementifici eugubini. Sorge spontanea una domanda: il nuovo corso del Pd in Umbria e a Gubbio nasce sotto queste stelle? Si vuole destabilizzare un’esperienza amministrativa progressista che, in virtù della sua visione e dei brillanti risultati conseguiti, rappresenta un autentico messaggio di speranza in seno alla comunità regionale? Sono queste le intenzioni dell’onorevole Ascani, costante punto di riferimento dei consiglieri Manca e Vergari, e del neo segretario regionale del Pd Bori? I LeD (Liberi e Democratici) invitano la città, la maggioranza consiliare che la governa e comunque tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Gubbio, a fare quadrato e a stringersi intorno al sindaco e al suo esecutivo per garantire l’attuazione di un programma di alto profilo, decisivo per il nostro tessuto socio-economico e per la tenuta della coesione sociale, per un rilancio della città e del suo territorio durante e dopo l’emergenza pandemica e per una piena declinazione della mozione del Consiglio Comunale del giugno 2020 in materia sanitaria e ambientale, relativa all’istanza dei cementifici sull’utilizzo del Css, rispetto alla quale abbiamo sempre manifestato la nostra contrarietà”.
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