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Hanno sfidato il coronavirus, ora è arrivato il piccolo Edoardo che è forte e felice

Luigi, Serena e il piccolo Edoardo

Al piccolo Edoardo un giorno racconteranno di quando mamma e papà lo stavano aspettando ma con un altro ospite, del tutto indesiderato però, che portava ansia e preoccupazioni molto più della stessa attesa del primogenito. Gli diranno che mancavano ormai poche settimane e che si è materializzato il coronavirus aprendo un percorso complicato per Serena Costanzi e Luca Aluigi, coppia trentenne: lui è di Gubbio, lei di Costacciaro dove vivono.

A metà marzo Luca ha cominciato ad avere febbre alta e tosse: era il Covid-19. Pochi giorni più tardi stessa sorte per Serena. Sono stati presi per mano arrivando dritti alla mèta con l’arrivo, a Perugia, di questo bimbo che scoppia di salute. “Abbiamo passato dei giorni tremendi – racconta Serena -, pieni di paure e solitudine come richiedono i protocolli sanitari. Pensavo a Edoardo e alle possibili conseguenze per lui, ma anche per i miei familiari, specie mia nonna che vive al piano di sotto. Non ci siamo mai arresi, ci sono stati vicini in tanti, a cominciare dagli infermieri del distretto, che ho visto come degli angeli custodi, fino al sindaco Andrea Capponi”.

L’hashtag andràtuttobene l’hanno fatto proprio più di quanto non invitassero le mille immagini quotidiane in pieno lockdown: era il modo migliore per domare le tensioni, i brutti pensieri, la paura del domani. Oggi Edoardo è il simbolo del ritorno alla vita. Papà Luca, che per un mese è rimasto positivo al Covid-19, mette in guardia: “In Umbria i casi sono stati relativamente pochi ma non si può abbassare la guardia pensando di sentirsi immuni. Io ne sono uscito dopo un decorso per nulla semplice. Eravamo entrambi debilitati, anche in un giovane età il virus non va sottovalutato”.