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Gubbio sul velluto con il Rimini: tris d’autore e l’ex Acori s’inchina

GUBBIO – RIMINI 3-0
GUBBIO (4-3-1-2): Marchegiani 6; Tofanari 6 (33’ st Ricci sv), Espeche 6,5, Piccinni 6, Pedrelli 6,5; Casoli 6, Benedetti 6,5, Malaccari 6 (19’ st Conti M. 6); Casiraghi 6 (19’ st Battista 6,5); Marchi 7 (33’ st Paramatti sv), Plescia 7 (7’ st De Silvestro 6,5). A disp.: Battaiola, Montanari P., Lo Porto, Nuti, Paolelli, Campagnacci, Tavernelli. All.: Sandreani 7.
RIMINI (4-4-1-1): Scotti 5,5; Venturini 5,5, Ferrani 5, Petti 5,5, Viti 5,5 (1’ st Buscè 5,5); Candido 5 (23’ st Buonaventura 6), Montanari A. 6 (43’ st Badje sv), Variola 5,5 (23’ st Danso 6), Guiebre 5,5; Cicarevic 5,5 (33’ st Cecconi sv); Volpe 5. A disp.: Nava, Brighi, Serafini, Marchetti, Cavallari, Battistini. All.: Acori 5.
ARBITRO: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto 5,5.
Guardalinee: Barone e Conti.
MARCATORI: 7’ pt Plescia, 4’ st Marchi, 26’ st De Silvestro.
NOTE: Spettatori 581, più 442 abbonati, incasso di 7.254,00 euro. Ammoniti: Benedetti (G), Montanari A. (R), Casiraghi (G), Danso (R). Angoli: 4-1 per il Rimini. Recupero: pt 0’, st 5’.

GUBBIO – Quando gira tutto a meraviglia non c’è modo di arginare la verve di un Gubbio solido, coeso e compatto. Che quando sa essere ficcante diventa in giocabile per chi, come il Rimini, pensava forse di trovarsi al cospetto di una squadra un po’ meno continua e spietata di quanto il campo non abbia poi raccontato. Vittoria netta e senza fronzoli per i rossoblù che dimenticano in fretta lo scivolone di Salò e qualche giornata casalinga oltremodo storta, prolungando peraltro la striscia di imbattibilità tra le mura amiche (l’ultima sconfitta è datata 11 marzo) e soprattutto mantenendo ancora la porta inviolata (Marchegiani non prende gol al “Barbetti” dalla prima giornata, quindi da 517’). Basterebbe questo per rendere l’idea della forza d’urto degli eugubini tra le mura amiche, rafforzata nella circostanza da una prova senza sbavature che arriva nel giorno in cui Sandreani “rinuncia” a uno di quattro sottoquota (in campo ci sono Marchegiani, Tofanari e Plescia) recuperando però in sol colpo sia Casoli che Casiraghi, regolarmente titolari nel consueto 4-3-1-2. Acori non cambia una virgola del consueto 4-4-1-1 ma schiera Cicarevic alle spalle del rientrante Volpe, spostando Candido a destra. Mossa che non si rivelerà felice, un po’ come il contatto tra Benedetti e Volpe sul quale Pirrotta decide di sorvolare (bel rischio per il centrocampista rossoblù). Passato lo spavento il Gubbio comincia a mulinare e al 7’ la gara è già sbloccata: assist di Marchi per Casoli, pennellata per la testa di Plescia che impatta la sfera mandandola sul palo lontano dove Scotti non può arrivare. Il Rimini prova a rispondere con Variola e Candido, ma Marchegiani è attento. La partita non è trascendentale ma il Gubbio la controlla senza apparente difficoltà, anche se alla mezzora Petti, di testa, spedisce a lato di un niente sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Resterà l’unico vero brivido corso dagli eugubini ma Sandreani, nel frattempo passato al 5-3-2, prende appunti e bada alla sostanza. Al risposo l’1-0 può andar bene, ma la ripresa si apre col botto con Venturini che stende Casiraghi in area: dal dischetto Marchi fa 2-0 e di fatto la pratica è consegnata agli archivi. Il Rimini accusa il colpo, Sandreani mescola le carte pescando il jolly con De Silvestro, che col mancino finalizza una bella giocata personale calando il tris.