“Dicevo ai ragazzi con me al debutto il 25 marzo scorso che questa è una piccola rivincita”: eccolo Alessandro Sandreani alla vigilia del campionato. Domani (ore 16.30) si apre al Barbetti contro il Ravenna e il tecnico non dimentica: “L’anno scorso ci hanno preso 6 punti, troviamo un avversario ostico e la squadra lo sa. Che Gubbio sarà? Una squadra che vuole giocare. Può fare tutto se mette prima del gioco e le qualità tecniche, innanzitutto le attenzioni, l’intensità e lo spirito di gruppo”.
CONTA IL PRESENTE. Il Gubbio ha 10 giocatori che hanno fatto la Serie B, come nella squadra che vinse la C1 nel 2010/2011. Cambiano gli obiettivi? “Non penso al futuro, oggi c’è solo il Ravenna e non guardo oltre. Non bisogna soffrire se penso alla prospettiva. Un conto è il vissuto, un conto è la realtà delle cose che vedremo. Dimostriamo sul campo”. L’avversario va preso con le molle: “E’ una buona squadra, difficile da affrontare e ha peso fisico specie in difesa”. Cosa si aspetta dal Gubbio domani: “Vorrei che incarnasse lo spirito dell’ambiente. I giocatori devono isolarsi da ciò che li circonda”. Il 4-3-3 è una certezza? “Sì”. Chi va in porta? “Vedrete domani”. Casoli e Campagnacci sono pronti? “Giacomo ancora no però deve stare con la squadra, mentre Alessio sta sempre meglio”.
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