Frattura della clavicola sinistra: finisce così la stagione di Alessandro Arena, il furetto che ha fatto la differenza per tutta l’annata e adesso lascia la scena sul più bello. Nei guai anche il difensore Denis Portanova, che è alle prese con un infortunio muscolare alla coscia e probabilmente assente domenica al Barbetti nel secondo turno dei playoff contro il Pontedera (fischio d’inizio ore 15 come richiesto dalla società vista la vigilia della Festa dei Ceri con motivi di ordine poubblico). La tegola è Arena: ha pagato a caro prezzo la rovesciata che al 32′ è diventata l’assist a Di Stefano sul vantaggio cadendo in modo scomposto.
Si è capito subito che non si trattava di una cosa banale e il responso è stato dei peggiori, andando ben oltre il sospetto. La corsa in ospedale a Branca è servita per valutare subito le conseguenze con il controllo radiologico e la diagnosi con la posa di un tutore: potrebbe decidere di farsi operare con l’apposizione di una placca.
Arena è stato protagonista anche contro la Recanatese, finché è stato in campo ha tenuto viva e pericoloso il Gubbio con le giocate e le accelerazioni che hanno creato più di qualche problema all’organizzata squadra di Giovanni Pagliari che ha saputo mettere in difficoltà i rossoblù pur impensierendo poco Di Gennaro. Uscito lui è stato tutto più complicato, tra il gioco che si è spento e qualche rischio potenziale corso. L’attaccante siciliano classe 2000 esce di scena dopo 38 presenze in cui ha segnato 10 gol e fornito 9 assist ai compagni rivelandosi sempre determinante e aprendosi un futuro per le attenzioni dalla Serie B.
Piero Braglia aveva intuito subito la gravità della situazione: “Non sta per niente bene, in tutta la stagione abbiamo giocato in funzione di Arena che si esprime con certe caratteristiche precise. In sua assenza c’è Spina che è tutto l’opposto perché non rientra ma sa attaccare gli spazi, confido in lui che sa fare tutto. Di sicuro sarò costretto a cambiare qualcosa”.
Non ci sono state sorprese perché il Pontedera ha vinto 2-1 contro il Rimini e anche domani al Gubbio può bastare il pareggio. “Tutte le avversarie sono difficili – ha detto Braglia -, loro ci conoscono e noi li conosciamo. C’è poco tempo per prepararci e dobbiamo farlo bene”.
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