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Gubbio in casa del Renate senza Espeche e Campagnacci. E scoppia il caso Paramatti

Il difensore del Gubbio Lorenzo Paramatti

Si fa presto a dire che a Meda per il Gubbio saranno disseminate trappole in serie. Trasferta molto più ostica di quanto non dica la classifica, non certo la situazione più semplice da affrontare per i rossoblù di Alessandro Sandreani, a secco di gol nelle ultime due gare e più in generale chiamati a mandare segnali importanti nelle gare esterne, sin qui autentico tallone d’Achille. “Siamo un po’ in emergenza e questa cosa non è che ci sia di grande aiuto”, spiega il tecnico alla vigilia della partenza per la Lombardia. “C’è però tanta volontà nel voler affrontare questa gara con tutte le attenzioni del caso. È una trasferta che arriva in un momento delicato, ma è anche una bella trasferta perché potrebbe regalarci quella spinta che finora lontano dal “Barbetti” è un po’ mancata. Ma se guardo la classifica mi accorgo che ci mancano almeno 3-4 punti che avremmo meritato, ma che poi non sono arrivati per via di singoli episodi. Ecco, a quota 16-17 la nostra sarebbe tutta un’altra stagione e anche il giudizio sarebbe differente. Detto questo, il Renate è avversario ostico, ha cambiato allenatore in settimana e come spesso succede avrà motivazioni ancora maggiori, ma noi siamo pronti a far vedere di che pasta siamo fatti. Andremo a giocarci le nostre carte, senza fare calcoli, un po’ come è nel nostro stile”.

CASO PARAMATTI. Sul pullman che ha portato la squadra a Meda non sono saliti Espeche (problema a un piede), Campagnacci (tendinite) e neppure Paramatti, accreditato ormai di un sicuro addio a gennaio, lasciato fuori per motivi disciplinari. Un’altra grana che colpisce peraltro un reparto, quello difensivo, che non potendo disporre di Espeche vedrà quasi certamente Schiaroli affiancare Piccinni al centro, con Tofanari e Pedrelli ai lati. Il modulo, il 4-3-1-2, non si tocca: a centrocampo dovrebbero ripresentarsi i tre già visti con la Giana, quindi Massimo Conti, Benedetti e Casoli. Davanti, oltre a Casiraghi e Marchi, spazio a Plescia che è favorito su De Silvestro.