Torna nuovamente nel mirino la società Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente di proprietà del Comune che gestisce diversi servizi pubblici. Si parla negli ambienti di palazzo Pretorio di una visita dell’Ispettorato del Lavoro per alcune questioni, di cui tuttavia non si conoscono i particolari.
Sotto tiro, tra i servizi gestiti, ci sono gli ascensori che da via Baldassini collegano piazza Grande e da via 20 Settembre agli orti della cattedrale.
Nel servizio, appaltato a tempo determinato dal Comune alla Gubbio Cultura, è stata inserita la dipendente della stessa società partecipata che ha vinto il contenzioso legale, con il giudice che ne ha disposto la riassunzione a tempo indeterminato respingendo il licenziamento. La stessa società ha deciso di dirottare la dipendente in questione dal settore parcheggi all’attività di sicurezza degli ascensori e non si capisce né in base quali criteri, né con quale meccanismo visto che il servizio è già coperto da anni con personale a partita Iva e senza tenere conto che una dipendente a tempo indeterminato è assegnata a un servizio affidato temporaneamente.
Sulla vicenda era intervenuto pesantemente più volte Filippo Farneti quando era consigliere comunale di minoranza, ponendo proprio la questione delle presunte anomalie nella gestione degli ascensori con personale avente partite Iva e sottoposto a regolari orari di servizio. Ora non è dato sapere se Farneti, in carica da oltre 100 giorni come assessore al Bilancio della Giunta Fiorucci, abbia assunto decisioni nei confronti della Gubbio Cultura e del suo amministratore unico Paolo Rocchi, incaricato con nomina fiduciaria dall’ex sindaco Filippo Mario Stirati.
Sulla Gubbio Cultura pende peraltro un secondo contenzioso legale davanti al giudice che riguarda un’altra ex dipendente che si è opposta al licenziamento e potrebbe essere riassunta, anche in questo caso con un possibile contratto a tempo indeterminato.
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