Rimani aggiornato su tutti gli eventi di Gubbio!

Gubbio champagne contro l’Entella: Bulevardi e Di Stefano firmano un 2-0 che fa sognare

Piero Braglia in sala stampa con la maglia celebrativa delle 1.000 panchine in carriera dopo Gubbio-Virtus Entella finita 2-0

GUBBIO – VIRTUS ENTELLA 2-0
GUBBIO (3-4-3) Di Gennaro 5,5; Portanova 7 Signorini 7,5 Bonini 6,5; Morelli 6 Rosaia 6,5 (28’ st Semeraro 6,5) Bontà 7 Nicolao 6,5 (28’ st Vitale 6); Spina 7 (17’ st Corsinelli 6,5) Bulevardi 7 (24’ st Toscano 6) Di Stefano 7 (24’ st Vazquez 6). A disp.: Greco, Meneghetti, Dutu, Tazzer, Arras. All.: Braglia 7,5.
VIRTUS ENTELLA (3-5-2) Borra 5; Parodi 4,5 Sadiki 5,5 (13’ st Clemenza 5,5) Chiosa 5,5; Tomaselli 6 Corbari 6 (27’ st Tascone 5,5) Rada 5,5 (27’ st Meazzi 6) Ramirez 5 Favale 5 (40’ st Zappella sv); Faggioli 6 (13’ st Merkaj 5) Zamparo 5. A disp.: De Lucia, Giammarresi, Manzi, Reali, Paolucci, Morosini, Banfi, Siatounis. All.: Volpe 5.
ARBITRO: Emmanuele di Pisa 6.
Guardalinee: Bonomo e Regattieri.
Quarto uomo: Crezzini.
MARCATORI: 7’ st Bulevardi, 9’ st Di Stefano.
ESPULSO: 13’ st Morelli (G) per condotta non regolamentare.
AMMONITI: Signorini (G), Sadiki (E), Tascone (E).
NOTE: spettatori 1.036, incasso di 9.273,00 euro. Angoli: 4-4. Recupero: pt 0’, st 4’.

Bello di notte, spietato come solo le grandi squadre sanno essere. Piero Braglia estrae il coniglio dal cilindro e il Gubbio si stende un tappeto rosso verso il secondo turno nazionale: al “Barbetti” contro l’Entella il 2-0 finale nemmeno rende giustizia alla prova superba dell’undici rossoblù, che in due minuti piazza un micidiale uno-due col quale mette a nudo tutte le carenze mostrate strada facendo dalla formazione ligure. La quale può recriminare per la “ruggine” accumulata in quasi 4 settimane di stop forzato, ma che poco può avanzare pensando al fatto che a fatica si ricorda un intervento degno di tal nome effettuato da Di Gennaro. La vittoria è su tutta la linea e non ci fosse stato il rosso diretto (esagerato) sventolato a Morelli appena dopo aver segnato il 2-0, probabilmente il divario sarebbe potuto essere ancora più ampio.

RIPARTENZE LETALI. Braglia ha azzeccato tutte le mosse, soprattutto quella che ha visto Bulevardi avanzato al centro dell’attacco a ricoprire il ruolo di falso nueve. Meglio il Gubbio nella prima parte, con un’accelerazione folgorante di Spina sulla sinistra sulla quale Borra riesce a evitare la capitolazione respingendo la sfera di piede. Spina che prima della mezzora ci prova nuovamente, stavolta spostato sulla destra, chiamando ancora il portiere ligure alla risposta. In area eugubina non passa spiffero: Signorini sovrasta Zamparo e il solo Faggioli prova a far saltare il banco, ma Bonini dalla sua parte fa buona guardia. La buona prova offerta dai rossoblù nella prima frazione di gioco trova adeguata ricompensa in avvio di ripresa: al 7’ Morelli inventa un’apertura al bacio per Di Stefano che calcia al volo trovando la risposta di Borra, ma che è bravo a recuperare la sfera, eludere il ritorno di Parodi e calciare nuovamente verso la porta, con Bulevardi lesto a recuperare la sfera respinta ancora dal portiere ospite. Il “Barbetti” esplode e sull’onda dell’entusiasmo fa nuovamente festa 2’ più tardi quando Signorini sradica palla a Zamparo consentendo a Portanova di innescare la ripartenza di Spina sulla destra. Il folletto calabrese punta deciso verso la porta, rientra sul mancino calciando angolato ma trovando la risposta di Borra, che pure di fatto offre un cioccolatino per Di Stefano che da due passi, marcato a vista da Parodi, firma il raddoppio. A rovinare l’euforia del momento, 4’ dopo, l’espulsione un po’ avventata di Morelli, che allarga il braccio due volte per liberarsi della marcatura di Favale, scaltro nell’ingigantire la portata del colpo subito. Braglia aspetta un attimo per cambiare assetto, ma anche in 10 uomini il Gubbio non trema: l’unico pericolo lo crea proprio Favale con un tiro cross che quasi sorprende Di Gennaro, con Semeraro bravissimo a immolarsi sulla botta a colpo sicuro di Tomasello. Nel finale Signorini calamita palloni a ripetizione e l’Entella dimostra di non avere né la forza e tantomeno la lucidità per trovare il modo di limitare i danni. Lunedì sera i biancocelesti dovranno vincere con due gol di scarto per andare avanti: se il Gubbio sarà questo, servirà ben più di un’impresa.

Braglia con la maglia celebrativa per le 1.000 panchine nei professionisti

SALA STAMPA. Arriva Piero Braglia e trova un regalo speciale: la maglia rossoblù con il numero 1.000, come le partite dirette dalla panchina. “Bel pensiero, ringrazio tutti per averlo avuto. Ai ragazzi posso solo fare i complimenti per il tipo di partita che hanno saputo fare, perché l’hanno interpretata veramente bene. Bulevardi in quella posizione l’avevamo già proposto ad Ancona ed è stato bravissimo a scivolare tra Sadiki e Rada, ha fatto quello che doveva fare. Questo 2-0 vale quel che vale: l’Entella è forte, può ribaltare una partita in 10 minuti, noi dobbiamo solo prepararci a una battaglia. E se vogliamo passare il turno dovremo ripetere una prova come questa, altrimenti ci butteranno fuori. Peccato per la squalifica di Signorini (che era diffidato) e anche per il rosso di Morelli, perché in quel momento potevamo anche aumentare il divario. Dutu e Redolfi potrebbero sostituire Signorini, magari cambieremo modulo, vediamo cosa faremo. Spina ha fatto una grande gara: non è il sostituto di Spina, è un giocatore che sa il fatto suo, deve solo crederci di più e crescere perché ha tutto per salire di livello”. Danilo Bulevardi si gode la serata grandi firme: “Ci tenevamo a far bene, lo abbiamo fatto mostrando anche un atteggiamento eccezionale dal primo all’ultimo minuto. Sappiamo di non aver fatto ancora nulla, ma abbiamo davvero fatto bene. Dedico questo gol ad Alessandro Arena, che non meritava di dover star fuori in questo momento. Ora bisogna solo recuperare le energie e concentrarci sula gara di ritorno: ci attende una battaglia, loro sono forti e hanno grandi individualità, quindi serviranno ancora sacrificio e grande qualità per riuscire a venirne a capo”. Lorenzo Di Stefano, arrivato a quota 9 reti in stagione, ammette di averci preso gusto: “Ho trovato continuità e sono davvero felice di poter vivere questa bella cavalcata. Abbiamo fatto una grande prova, sapevamo che sarebbe servito qualcosa di eccezionale per riuscire a volgere a nostro favore l’inerzia del doppio confronto, ma siamo soltanto a metà dell’opera”. Il tecnico ospite Gennaro Volpe ammette di non essere stato sorpreso dal Gubbio: “Mi aspettavo una squadra messa in questo modo. Devo rivedere la partita per capire cosa è successo, ma sicuramente servirà qualcosa di più per rimediare a questa serata storta”.

La festa a fine gara al “Barbetti” con le note della Banda Musicale