Come anticipato da vivogubbio.com e da Il Messaggero, Piero Braglia, 69 anni, ha ufficializzato questa mattina (giovedì 9 maggio) in una conferenza stampa la separazione dal Gubbio (Serie C girone B), sebbene sia sotto contratto fino al giugno 2025.
“Non ci sono le condizioni per proseguire – ha detto il tecnico toscano – per un problema di impianti dove allenarsi. Non potevo andare avanti in questo modo anche se qui sono stato benissimo e abbiamo lavorato bene con la società e il direttore sportivo Davide Mignemi. Non sono uno che ruba i soldi, se le cose vanno in un certo modo bene sennò mi faccio da parte. Mi dimetto e ricomincerò altrove, sicuramente mi attrarrà un progetto a vincere ma valuterò ogni possibilità. Ringrazio il presidente Sauro Notari, lui merita tutto il sostegno”.
Evidente l’attacco alla Giunta Stirati nel parlare che Notari merita il sostegno del Comune per gli sforzi economici che sta facendo al fine di garantire la permanenza da protagonista del Gubbio nei professionisti. Braglia ha fatto esplicito riferimento ai campi di allenamento e alla curva del “Barbetti” troppo isolata rispetto al settore riservato agli ospiti che si sentono molto di più.
Braglia chiude l’esperienza in Umbria dopo due stagioni con altrettanti quinti posti e 120 punti in totale. La decisione è stata comunicata dopo l’uscita dai playoff martedì sera contro il Rimini che ha vinto a Gubbio per 1-0 con un gol all’85’ di Cernigoi entrato due minuti prima.
A Braglia pensano Triestina, Pianese (neopromossa dalla Serie D) e soprattutto il Livorno che punta a tornare in C.
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