Il gruppo della Lega in Consiglio Comunale, con Stefano Pascolini, Michele Carini e Angelo Baldinelli, ha diffuso oggi una nota sulla vicenda dell’incenerimento dei rifiuti nella quale ricostruisce i passaggi: “Le cementerie Colacem e Barbetti – scrivono – il 25 maggio scorso hanno presentato alla Regione Umbria una richiesta di modifica non sostanziale dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’utilizzo del combustibile solido secondario (Css) nelle proprie aziende, dopo che la Comunità Europea in base alla direttiva 2010/75/UE ha previsto dei limiti inderogabili nella emissione di Co2 nell’atmosfera. Abbiamo portato in consiglio una mozione – dichiarano i leghisti – in cui abbiamo chiesto alla Giunta Comunale e al sindaco di aprire un tavolo di confronto con gli uffici tecnici della Regione, che hanno preso in carica la richiesta inoltrata dalle cementerie eugubine, affinché qualsiasi sia la risposta, sia dettata esclusivamente dal miglioramento delle condizioni dello stato dell’aria della nostra città, evitando di ricadere nell’errore commesso, da passate Giunte Regionali, non contrastate dalla nostra Giunta Comunale che concessero l’utilizzo del pet coke, più inquinante del combustibile precedente. Essendo in gioco prima di tutto la salute pubblica e secondariamente il tessuto socio-economico di Gubbio, fortemente influenzato dalle due cementerie, la questione deve essere analizzata in maniera equilibrata e razionale, scevra da qualsiasi pregiudizio ideologico o strumentalizzazione politica. Nella mozione chiediamo al Sindaco, in quanto tale e responsabile della salute pubblica, di adoperarsi con tutte le armi a disposizione perché la scelta vada nella direzione del miglior beneficio per la città, monitorando in maniera costante e continua la situazione, prendendo atto delle diverse soluzioni proposte, e non semplicemente, delegando il tutto alla valutazione tecnica della Regione. Altro punto importante del deliberato: per centrare l’obiettivo dei ciclo a rifiuti zero, il governo della città dovrebbe impegnarsi a migliorare il risultato relativo alla raccolta differenziata, che risulta essere al di sotto della media regionale e molto lontano dai comuni più virtuosi dell’Umbria. Il Consiglio Comunale di Gubbio, inspiegabilmente, vista la quasi totalità degli interventi in linea perfetta con il nostro documento, ha bocciato la mozione e approvato quella della maggioranza. Il nostro gruppo ha ritenuto astenersi – aggiungono i consiglieri del Carroccio – ritenendo la mozione di maggioranza fortemente strumentale, ideologizzata e confusionaria, tanto da mescolare la richiesta delle cementerie con il Piano regionale dei rifiuti in fase di elaborazione. Piano che, come da programma elettorale votato dalla maggioranza degli umbri, seguirà tre punti cardine: la tutela e miglioramento dell’ambiente, la salvaguardia della salute pubblica e l’economicità e la sostenibilità per le casse della regione e in nessun modo sarà condizionato da cementifici o altre attività produttive. Per raggiungere questi obiettivi, la Regione Umbria, si baserà su uno studio elaborato e sviluppato a livello mondiale”.
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