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Giunta Fiorucci, la montagna ha partorito il topolino. Tanta attesa per vedere un riciclato e una grillina

La Giunta Fiorucci dopo l'ufficializzazione, con l'assenza della leghista Micaela Parlagreco a Roma per impegni

Vittorio Fiorucci ha presentato la sua Giunta, mai tanto sofferta e attesa, ufficializzata alla vigilia del Consiglio Comunale che s’insedia domani mattina alle 9:30 (mercoledì 17 luglio). VivoGubbio ha anticipato in modo preciso i 6 favoriti, con la sorpresa Lucia Rughi annunciata ieri sera. Il  nuovo sindaco ha annunciato oggi pomeriggio i sette assessori, di cui quattro donne, chiudendo la serie dei 60 Comuni umbri, tra i quali 9 sopra i 15mila abitanti, che a giugno sono andati al voto.

Nella squadra presentata a palazzo Pretorio da Fiorucci, che ha strappato la città alla sinistra dopo 78 anni, ci sono profili di poco respiro con un riciclato (già assessore con la sinistra dal 1997 al 2001) e la grillina Paola Salciarini a chiudere il cerchio. I primi commenti? La montagna ha partorito il topolino, al di là delle buone intenzioni dello stesso sindaco.

L’avvocato Francesco Gagliardi è il vicesindaco con deleghe all’ambiente, manutenzioni e politiche energetiche, in quota Fratelli d’Italia seconda forza della coalizione e in cui è stato il primo degli eletti (già consigliere comunale con Forza Italia dal 2014 al 2019), lasciando ora il proprio posto in aula ad Adele Martinozzi.

La parte del leone la fa, come previsto, la lista Gubbio Civica con due assessorati a non eletti: l’architetto funzionario della Soprintendenza in pensione Spartaco Capannelli all’urbanistica (stesso incarico nella giunta di sinistra guidata da Ubaldo Corazzi dal 1997 al 2001) e lavori pubblici, e il commercialista Filippo Farneti al bilancio e patrimonio, consigliere nello scorso quinquennio in un cartello civico e che ha condotto un’aspra battaglia dai banchi dell’opposizione contestando l’unica società partecipata Gubbio Cultura e Multiservizi Srl interamente di proprietà comunale (salterà subito la testa dell’amministratore Paolo Rocchi? Verrà messa in liquidazione?). Gubbio Civica avrà domani in aula anche la presidenza del consiglio comunale con Mattia Martinelli, il più votato dei suoi dopo dieci anni con la maggioranza di sinistra dell’ex sindaco Filippo Mario Stirati.

In quota Lega c’è la più votata, Micaela Parlagreco, che seguirà lo sviluppo economico lasciando lo scranno al segretario locale Luca Ramacci dopo che con i leghisti aveva un incarico politico-professionale (oggi assente per impegni a Roma).

A Carlotta Colaiacovo, la prima degli eletti in Forza Italia, sono andate le politiche giovanili, sport e le pari opportunità: il suo posto in consiglio viene preso da Giacomo Manuali.

Gli esterni sono Paola Salciarini al turismo e la cultura, già donna di punta del Movimento 5 Stelle, e appunto la sorpresa Lucia Rughi, dipendente Asad, alle politiche sociali.

Fiorucci tiene per sé il personale e la sicurezza, mentre ha rinunciato alla nomina di esterni da fuori Gubbio come aveva annunciato in campagna elettorale e prima del ballottaggio nel confronto a Trg con Rocco Girlanda. Restano escluse dalla giunta Sara Rinaldini, sacrificata sull’altare del secondo posto non assegnato a Fratelli d’Italia, e Nancy Latini di Gubbio Civica che si occupa di gestione degli eventi natalizi.

Fiorucci potrebbe avvalersi di una delle elette per dirottarla nello staff, mentre per l’ufficio stampa prevale al momento la proroga a tempo di Federica Grandis, nominata dal predecessore Stirati nel giugno 2020. Quell’incarico era previsto e voluto dal giornalista professionista Euro Grilli, che ha assistito Fiorucci per tutta la campagna elettorale e che peraltro già nel 2020 partecipò alla selezione di Stirati che poi tra dodici candidati scelse la Grandis.

Gubbio Civica apre il mandato politico-amministrativo annunciando la trasformazione da lista in associazione con la presidenza affidata ad Alfredo Minelli e nel direttivo Francesco Pascolini, Robert Satiri, Ubaldo Morganti e Sandro Manca.