Ha lasciato il segno la terza sconfitta consecutiva con il Padova, dopo le due precedenti contro Cesena e Carpi, con la società infuriata per gli episodi arbitrali all’Euganeo e il presidente Notari che sta già guardando al futuro, al di là della corsa playoff che passa per le ultime tre gare a cominciare da quella di domenica prossima al Barbetti contro il Mantova (ore 15).
Come riferisce oggi il Messaggero nelle pagine sportive, la frattura con il direttore sportivo Giammarioli viene ritenuta dallo stesso patron ormai praticamente insanabile e si andrà al divorzio, probabilmente consensuale per evitare polemiche in città con una larga parte della tifoseria schierata al fianco di Giammarioli pur rispettando Notari per gli sforzi economici in questi sette anni di presidenza. I due non si parlano da oltre due mesi, anche se Notari ha ribadito che almeno fino a giugno Giammarioli è il direttore.
Resta aperto lo scenario per la successione, con il ruolo alla Ferguson per Torrente (dopo il contratto firmato fino al 2022) affiancato dai fedelissimi del cerchio magico, oppure l’approdo di un nuovo direttore aspettando le modalità della scelta, suggerito chissà se dalla cerchia degli amici del patron o dallo stesso tecnico.
Ieri la società ha preso posizione sugli episodi arbitrali di Padova, ricostruendo determinati momenti in una nota diffusa sui social, con reazioni contrastati tra favorevoli e critici da parte dell’ambiente anche sul “muro dei tifosi” del portale gubbiofans. Il Gubbio reclama un rigore per la deviazione di Mandorlini in area sul tiro di Sainz Maza, l’espulsione di Saber per un fallo prima della pausa dopo essere già sato ammonito e la modalità di battuta del fallo laterale prima del penalty guadagnato e trasformato da Chiricò (fallo di Ferrini) che ha deciso la partita.
“C’è un grande equilibrio in questo campionato – scrive il club rossoblù dopo la ricostruzione delle tre situazioni lamentate – e a volte sono i singoli episodi, come accaduto a Padova, a decidere le gare, serve soprattutto in questo momento una maggiore attenzione e uniformità di giudizio per tutti”.
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