Il mercato, la classifica, le tante voci. Stefano Giammarioli e Vincenzo Torrente prendono il toro per le corna con la conferenza stampa pre-natalizia nella sala stampa del “Barbetti” dove passare in rassegna i temi del momento. “Faremo un mercato un po’ particolare – dice Giammarioli -, ci siamo incontrati con Sauro Notari e Federico Mariotti. Vanno migliorati l’aspetto tecnico e i rapporti interni. Ricerchiamo l’unità d’intenti anche con l’ambiente per salvare il Gubbio. Il presidente, che è un buono e un generoso, ci ha chiamato riponendo la fiducia. La squadra ha bisogno di calore, unione, rispetto dei ruoli e che tutto sia in ordine. Non ho tramato contro il mio predecessore Pannacci, siamo amici e ci sentiamo tutti i giorni. Nelle ultime partite avevamo chiamato e coinvolto sedici giocatori per gestire il momento e programmare il futuro”.
Ci sono tante voci su rapporti con l’ex Guidi: cosa è successo?
“Ci siamo trovati di fronte a chiacchiere, ho parlato personalmente con le persone. Non sono soggetti che fanno parte della società. Non abbiamo cercato scuse dopo la sconfitta con la Fermana e ci siamo un po’ preoccupati”.
Quante uscite e quali entrate?
“La rosa di 28 giocatori verrà portata a 22. Le uscite passano da 6 a 10-11. Qualcuno è meglio che cambi aria. Il mercato di gennaio 30-35 per cento di disponibilità. Va potenziata senza tirare fuori un euro e se possibile portare qualche soldo. Vogliamo prendere 5-7 giocatori, con spina dorsale e giovani a coppie nei singoli ruoli. Inseriremo un paio di giocatori di Serie D, di cui un under. Forse verrà anche qualche straniero. In uscita abbiamo fatto 3-4 operazioni”.
Torrente sa quel che vuole: “Cerchiamo l’unità tra tutte le componenti. La classifica non è bella, ma siamo a tre punti dalla zona salvezza e ci sono 19 partite a disposizione. C’è il mercato e speriamo di prendere i giocatori adatti al gioco offensivo che piace a me. Vorrei tornare al 4-3-3 con i giusti equilibri, finora mi sono dovuto adattare. Resettare e ripartire per l’obiettivo della salvezza: questo l’obiettivo immediato. Sono tornato per rilanciare il Gubbio, l’ho lasciato in Serie B e vorrei riportarcelo anche se adesso conta solo mantenere la categoria. Dobbiamo mgliorare in tutto, pure nell’organizzazione. Non possiamo dare alibi ai giocatori”.
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