L’ultima volta che diresse una gara del Gubbio la panchina era ancora controsole, lo stadio si chiamava San Biagio, il settore ospiti era nell’ultimo scorcio dell’attuale Gradinata (che si chiamava Tribuna) e la palazzina non esisteva nemmeno nei più lontani dei pensieri. Quattordici anni e mezzo dopo, Giuseppe Galderisi ha ammesso però di essersi sentito di nuovo a casa non appena ha messo piede al “Barbetti”. “Perché Gubbio mi ha sempre apprezzato anche quando sono andato via al termine di quella avventura durata due mesi e mezzo, decidendo di percorrere altre strade”. L’esonero di Alessandro Sandreani è stato un dispiacere anche per lui, perché in fondo il capitano lo ha allenato e sa come ci si sente in momenti come questi. “Alessandro è cresciuto con me perché quando ero a Padova, a metà degli anni ’90, suo papà Mauro era il mio allenatore e me lo ricordo bene quando lo portava con sé al campo d’allenamento. Poi quando l’ho ritrovato a Gubbio sono stato davvero felice di poterlo allenare. Mi spiace per come sono andate le cose, vi giuro che facevo il tifo per lui”.
CERTI AMORI NON FINSICONO… Tra Galderisi e il Gubbio, invero, il flirt è andato avanti per diverso tempo. “Almeno da tre anni”, confida il tecnico. “Il rapporto è sempre stato affettuoso con la stima tanto professionale quanto umana, e adesso si sono create le condizioni per poter tornare a incrociare le nostre strade. Quando la società mi ha contattato ho capito che poteva essere la volta buona e in poco tempo abbiamo trovato un’intesa su tutta la linea. Perché lo scorso anno sono rimasto fermo? Perché non c’erano le condizioni per ripartire. Attendevo una chiamata come questa, e il tempo mi ha dato ragione”. La ripartenza però non sarà delle più semplici: subito il Monza, quindi Triestina, Vicenza, Pordenone e Sambenedettese. “Non guardo a tabelle o cose simili, penso solo ad affrontarne una alla volta. Sarà un periodo intenso, ma come è giusto che sia. Che squadra ho trovato? Un gruppo coeso e con ottime individualità. I primi due allenamenti mi hanno dato grandi risposte e spero di poter inculcare in breve tempo nella mente dei ragazzi 4-5 concetti che ritengo essenziali per poter proseguire bene il percorso”. Della rosa che va ad allenare conosce bene Espeche per averlo allenato alla Lucchese (ma il difensore argentino starà fuori ancora per un po’ per un problema all’alluce) oltre a Marchi, che proprio Galderisi fece esordire nell’ultima e ininfluente gara della stagione 2003-04, persa rovinosamente per 5-0 a Ravenna. “Allora era davvero un giovane alle prime armi, adesso è un capitano con personalità e una gran bella carriera alle spalle”. Il tempo passa veloce, ma per “Nanu” è come se si fosse fermato. E mentre la tifoseria per sabato prepara una coreografia dedicata a Sandreani, il tecnico promette di dare subito battaglia: “Ci vogliamo fare trovare pronti perché è fondamentale partire bene. E sono sicuro che anche il pubblico ci darà una grossa mano, così come mi auguro che tutto l’ambiente, giornalisti inclusi, possa sostenerci evitando di far trapelare cose che sarebbe meglio tenere per sè”.
LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE COMPLETA DI GALDERISI
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