Squadra che vince non si cambia: la tentazione è questa, pur se Galderisi si defila lasciando la vigilia al vice Cavalletto per presentare la sfida di oggi al Barbetti (ore 14.30) contro la Triestina, seconda in classifica a -7 dal Pordenone e reduce dal ko di Imola. Probabile la conferma del 3-4-2-1 visto a Monza, compresa la possibilità che gli interpreti siano gli stessi nel ritrovare tra i convocati De Silvestro (sempre fuori il capitano Piccinni infortunato). Per la Triestina di Pavanel (era al fianco di Galderisi e Cavalletto nel 2011 a Trieste) tira invece aria di 4-4-2 con la coppia d’attacco Granoche, capocannoniere del girone, e Costantino corteggiato dal Gubbio a gennaio. Le paure della bassa classifica sono state sostituite in casa rossoblù dal desiderio dei playoff: del resto Galderisi ha un premio speciale sul contratto se dovesse arrivarci, e allora ci prova senza farne però parola in pubblico. “La vittoria di Monza – dice Daniele Cavalletto – ci ha dato quella spinta morale che serviva. La strada per la salvezza è ancora lunga, non possiamo abbassare il livello di guardia. La Triestina è di assoluta caratura, nel ritorno solo la Feralpisalò ha fatto più punti. Conosco bene Pavanel, è un grande professionista oltre che un caro amico. Noi dovremo mettere in campo l’umiltà e la cattiveria viste a Monza, unite alla voglia di vincere”.
Galderisi, che a Trieste subentrò a Discepoli nell’ottobre 2011 senza riuscire a salvare la squadra, ha parlato in settimana ricordando come il Gubbio abbia “fatto una rincorsa incredibile, un buon percorso, togliendosi tante soddisfazioni. Siamo cresciuti, anche se abbiamo avuto un periodo difficile. A gennaio sono andati via Marchi e Casoli, tra i migliori della Serie C. Chi è arrivato sta facendo discretamente bene. Abbiamo buttato via delle partite, ma fa parte del percorso di un girone difficile ed equilibrato. Mi aspetto una Triestina arrabbiata e che vorrà vincere, mentre noi abbiamo l’occasione per ipotecare la salvezza. Prevedo una partita bella e aperta”.
Arbitra Paride De Angeli di Abbiategrasso.
