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Furti e truffe in aumento, il sindaco Fiorucci convoca il prefetto come faceva Stirati ma si attendono i fatti concreti

Il sindaco Vittorio Fiorucci (Photo Studio)

Ogni volta che furti e truffe prendono il sopravvento, in situazioni sempre più preoccupanti che ormai da anni hanno minato profondamente il senso di sicurezza su un territorio storicamente tranquillo, il sindaco di turno convoca prefetti e questori per tavoli, incontri e protocolli che all’atto pratico non cambiano minimamente lo scenario e non si rivelano efficaci per il contrasto alla criminalità. Le formule servono per far vedere che si parla del problema ma senza soluzioni vere in grado di contrastare veramente, come la videosorveglianza (promessa ormai da lungo tempo) e un incremento delle forze dell’ordine visto che carabinieri e vigili urbani hanno organici al di sotto degli standard previsti.

Il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci ricalca il copione dei predecessori in perfetta continuità, al di là del cambiamento di colore politico dopo 78 anni. Il metodo è lo stesso. Gli annunci si susseguono e nulla cambia di fatto.

L’escalation è entrata nuovamente nel dibattito politico e Fiorucci, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale giovedì scorso 14 novembre, ha detto che “stiamo percependo sul territorio un problema di sicurezza, con aggressioni e furti. Per questo ho convocato un tavolo straordinario con il prefetto di Perugia, Armando Gradone, per martedì 19 novembre alle ore 16, ma non solo. Da qualche mese, infatti, sto lavorando ad un progetto di videosorveglianza integrata con telecamere intelligenti, che copriranno la zona interna e le vie di fuga del nostro territorio comunale, al momento senza copertura di videosorveglianza, per intercettare targhe e cellulari. Questi dati verranno poi raccolti dalle strutture di Polizia e saranno resi disponibili al Comune in forma aggregata”.

ll progetto punta a collegare pubblico e privato, perché, come spiega ancora Fiorucci, “il sistema di telecamere sarà integrato con una piattaforma che consente di mettere in rete le telecamere pubbliche con quelle dei privati che vorranno aderire al progetto, per una copertura capillare del territorio. Quest’iniziativa, unita all’opera di deterrenza svolta dalle forze dell’ordine, porterà sicuramente a un contenimento dei fenomeni criminosi”.